Scandicci gioca a intermittenza. Montichiari tutto muro e difesa

Dopo il derby vinto con il Bisonte sono venute a galla le fragilità psicologiche della Savino Del Bene

Fiorin della Savino Del Bene Scandicci (foto Andi Shtylla/Germogli)

Fiorin della Savino Del Bene Scandicci (foto Andi Shtylla/Germogli)

Montichiari (Brescia), 30 novembre 2015 - La Savino Del Bene Scandicci torna dalla trasferta di Montichiari con un solo punto in tasca e l’impressione che ancora il sestetto di Bellano sia alla ricerca degli equilibri giusti per essere una squadra che punta davvero in altro. Troppo discontinue Stufi e compagne che solo a tratti riescono a sprigionare tutto il potenziale a disposizione. Si pensava che la vittoria nel derby contro Il Bisonte Firenze fosse il trampolino per dare l’assalto ai quartieri alti della classifica, invece le scandiccesi hanno giocato una partita a intermittenza: implacabili nelle frazioni vinte, troppo pasticcione in quelli persi.

Doveva essere la riprova che il successo strappato nel derby era stato il trampolino per trovare ritmo e consapevolezza nei propri mezzi. Invece proprio Montichiari ha messo in evidenza le difficoltà attuali della Savino Del Bene che quando gioca senza ‘pensare’ pare inarrestabile. E proprio sotto l’aspetto psicologico dovrà lavorare Bellano, ieri innervosito anche per alcune chiamate degli arbitri.

La Metalleghe inziava di gran carriera, sfruttando da subito la buona vena di Tomsia che strappa per prima la frazione: 10-5. La Savino Del Bene subiva sembra subire il gioco della Metalleghe, con qualche errore gratuito. Rondon cercava risposte risposte che arrivano con Loda e Pietersen (18-15). Le padrone di casa salivano di tono a muro e in difesa e l’inerzia tornava dalla prte delle padrone di casa che con Barcellini e Gioli chiudevano 25-19. Il secondo parziali era più equilibrato e la Savino Del Bene pareva essersi scrollata di dosso timori e remore, tanto da guadagnarsi il break – ace di Toksoy – per strappare il primo set point. Barcellini replica, mentre Stufi cancella quello a disposizione delle avveresarie. E’ la scintilla che permette a Scandicci di non voltarsi indietro e impattare (25-27).

Poteva essere la svolta dell’incontro, ma la terza frazione si apriva con un rosso a Bellano per proteste (causato da tante azioni molto dubbie nel primi set), ma il punteggio restava in bilico, nonostante la partite stentasse a decollare. Sul 16-12 entrava Lotti per Pietersen, poi Fiorin per Loda, ma il break era incolmabile. Barcellini prendeva per mano le sue e Sobolska metteva il punto esclamativo: 25-18. Con le spalle al muro usciva il carattere della Savino Del Bene che trascinata anche dagli ace di Nikolova metteva la freccia 12-17. Scandicci finalmente aveva trovato il ritmo e l’attacco dalla seconda di Pietersen valeva il 21-14. Olandese scatenata e parità agli archivi. Il quinto assalto era una corrida e nei momenti difficili le campionesse mettono i punti esclamativi, come Gioli e Barcellini che replicavano a uno Scandicci, ormai con il fiato corto e il 15-12 per Montichiari era cosa fatta.

Il tabellino

Montichiari 3 - Savino Del Bene 2

(parziali 25-19; 25-27; 25-18; 17-25, 15-12)

METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI: Carocci, Dalia 1, Brinker 5, Tomsia 19, Barcellini 23, Lualdi, Mingardi, Zecchn, Lombardo 1, Sobolska 11, Gioli 20. All. Barbieri.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Stufi 8, Loda 13, Alberti, Fiorin 2, Pietersen 20, Merlo, Toksoy 6, Scacchetti, Giampietri ne, Nikolova 20, Rondon 4. All. Bellano.

Arbitri: Cappello e Zanussi.

Note: durata set: 27’, 30’, 24’, 24’, 16’. Spettatori: 2500.

giampaolo marchini

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