Precipitò da un palazzo durante un controllo della polizia, i risultati dell'autopsia: sul corpo solo lesioni da caduta

Non sono emerse altre lesioni provocate da terzi. La Procura precisa che l'intervento della polizia era mirato solo a far cessare la confusione della festa in corso nell'appartamento non a identificare o espellere nessuno / CADE DA UN BALCONE E MUORE / LE IMMAGINI DEI SOCCORSI

I soccorsi sul luogo dell'incidente (Umberto Visintini/New Press Photo)

I soccorsi sul luogo dell'incidente (Umberto Visintini/New Press Photo)

Firenze, 17 settembre 2014 - Sul corpo del 18enne nigeriano precipitato il 14 settembre scorso dal terzo piano di un palazzo di Novoli nel corso di un intervento della polizia, accorsa per schiamazzi in un appartamento su richiesta dei condomini, sono state riscontrate solo lesioni da caduta, e non di altro genere, tanto meno causate da terzi. L'autopsia, eseguita stamani, ha stabilito che Raphel Godwin è deceduto per la rottura dell'osso del collo. L'esame non ha rilevato lesioni esterne provocate da terzi. Disposti anche esami tossicologici, per verificare se il ragazzo avesse assunto alcol o droghe, ma per i risultati occorrerà aspettare circa 20 giorni.

All'arrivo della polizia il giovane, che stava partecipando a una festa di compleanno nell'appartamento, ha tentato di sottrarsi al controllo fuggendo al piano superiore del condominio. Secondo quanto precisato, non era inseguito dagli agenti, intenti a far cessare gli schiamazzi nell'abitazione e a gestire il deflusso delle altre persone dal palazzo. In base a quanto spiegato dalla polizia, il ragazzo negli scorsi mesi aveva presentato una richiesta di asilo politico. La richiesta aveva di fatto 'congelato' la sua posizione, sospendendo, in attesa dell'esito della richiesta, un provvedimento di respingimento emesso dalla questura di Salerno.

L'intervento della polizia era mirato solo a far cessare la confusione che proveniva da un appartamento dov'era in corso una festa di compleanno tra connazionali nigeriani. Questo quanto precisato dalla procura di Firenze. A coordinare le indagini è il pm Paolo Barlucchi. La procura, in particolare, elogia il comportamento degli agenti della polizia sottolineando proprio che la pattuglia era stata mandata dalla centrale sul posto non per l'identificazione né per espellere qualcuno ma, su richiesta di alcuni residenti, per far cessare gli schiamazzi che provenivano da una festa.

Per gli inquirenti, gli agenti hanno operato per far defluire dal condominio gli invitati, senza controllare i documenti a nessuno. E anche quando agenti e volontari del 118 sono stati accerchiati da alcuni partecipanti alla festa, i poliziotti hanno operato in modo lodevole, senza arrestare nessuno ed evitando contatti, pur nelle forti proteste dei nigeriani che non volevano andare via. Questa fase ha messo a dura prova il soccorso: i sanitari del 118 infatti non hanno potuto intervenire direttamente sul giovane e tentare di rianimarlo nel punto dov'era caduto, proprio perché lo impedivano coloro che protestavano. Quindi, col 18enne ancora in vita, lo hanno dovuto spostare e caricare in ambulanza dove è stato tentato di salvarlo.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro