Primarie Pd 2017, i renziani euforici per il voto / I COMMENTI

"Non faremo sconti a chi è uscito". Appello all'unità, "ma nessuna porta aperta a chi ha tradito"

Primarie Pd, un seggio (foto Marco Mori/New Pressphoto)

Primarie Pd, un seggio (foto Marco Mori/New Pressphoto)

Firenze, 1 maggio 2017 -  «TI PIACE vincere facile!».  Si sente un po’ così Fabio Incatasciato, segretario metropolitano del Pd, mentre gira soddisfatto nella sede della federazione in via Forlanini. Negli ultimi tempi non è stato facile guidare un partito che sbandava da tutte le parti, perdendo pezzi ed entusiasmo. Almeno ieri sera, una volta tanto c’era motivo per festeggiare davvero.

Aperte le urne, sono bastate poche schede per capire che Renzi aveva fatto “cappotto”. Sì, il risultato era scontato ma con il Pd non si sa mai! E invece eccolo lì un 80% di voti per il super Matteo nazionale, con punte fino all’85% dei consensi. «Il dato politico è molto chiaro: c’è un’assoluta preferenza su tutto il percorso di Matteo Renzi – esulta Incatasciato – e questo avviene con primarie che hanno avuto sì un calo di affluenza, ma per le quali non si può certo parlare di flop. Negli ultimi tempi si è sentito di tutto: che il Pd non era più un partito, che non aveva più iscritti, che Renzi era un nemico dell’Italia...Invece abbiamo ottenuto un risultato straordinario. Adesso credo si possa ripartire tenendo conto degli errori fatti, ma con ancora maggiore convinzione politica. Concediamoci pure un po’ di ore per festeggiare, ma poi rimettiamoci subito al lavoro».

Nonostante le “incomprensioni” amministrative degli ultimi tempi con Renzi, esulta il sindaco Dario Nardella che parla di una straordinaria prova di democrazia che nessun altro partito o movimento politico oltre al Pd ha dato o è capace di dare: «Centinaia di migliaia di donne e uomini in carne ed ossa a Firenze e in tutto il resto d’Italia hanno detto ancora una volta che la politica può essere una cosa bella e utile – sottolinea –. Ora non abbiamo tempo da perdere, da domani abbiamo con Matteo Renzi una leader rinvigorita e con un nuovo mandato popolare a guidare il Pd e tornare al governo del Paese». Dello stesso avviso anche il segretario comunale del Ps, Massimiliano Piccioli, che lascia subito un appello all’unità: «Ora basta con le divisioni e i contrasti – afferma – Da domani dobbiamo lavorare fianco a fianco tutti insieme. La minoranza è una risorsa se ha un atteggiamento costruttivo e sono certo che sarà così».

DIVERSO invece sarà lo stato d’animo nei confronti dei “fuoriusciti”. Ci aveva pensato due giorni fa il segretario regionale Dario Parrini a specificare che «nella nostra base non c’è nessuna indulgenza nei confronti di chi ha compiuto una operazione di rottura così grave». Intanto l’universo renziano festeggia anche a suon di post e twitter: «Orlando polemizza sulla partecipazione alle primarie 2017 – scrive Nicola Danti, coordinatore della mozione Renzi in Toscana –. Forse, visti i risultati, sono i suoi elettori a essere mancati...» Entusiasmo anche da parte del presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani che commenta: «Un risultatone per il Pd, perché una partecipazione di questo genere era inaspettata – commenta –. Stavolta non era semplice per Renzi, non aveva l’alone di simpatia del giovane emergente. E invece ne esce molto più forte di quanto i suoi antagonisti pensassero e di questo può essere orgoglioso».

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