Fiorentina capolista, Sousa: "La storia si fa lavorando e vincendo"

Il tecnico viola dopo il trionfo con l'Atalanta: "Lo scudetto? Ci sono squadre più forti di noi, ma noi possiamo competere con tutti"

Paulo Sousa

Paulo Sousa

Firenze, 4 ottbre 2015 - Sorridente, soddisfatto, anzi "contento", come dice lui: Paulo Sousa si ritrova alla settima giornata con la sua Fiorentina in testa da sola. "Sono contento, solo chi lavora ha possibilità di raggiungere questi obiettivi _dice Sousa_ i ragazzi lavorano bene, ci credono, sono stati bravi nel capire la dinamica che occorreva contro una squadra che ci ha messo in difficoltà anche in inferiorità numerica".

Sousa, però, non sembra stupito di questo exploit: "Uno si aspetta sempre di fare bene quando ami quello che fai e credi in quello che fai, i giocatori mi hanno mostrato sin dall'inizio una grande attitudine al lavoro. Siamo in crescita perché  l'intesa tra i reparti sta sempre migliorando".

Sugli obiettivi, sulla possibilità di lottare davvero per lo scudetto, Sousa si ripete: "A me piace essere onesto, sempre, con realismo. Ho detto e ripeto che ci sono squadre molto migliori di noi, ma possiamo competere anche con loro. Poi ci sono moltissimi fattori, cerchiamo che siano positivi". 

Riguardo al record storico della sua Fiorentina (sei vittorie nelle prime sette partite), Sousa è lapidario: "La storia si fa lavorando e vincendo". Poi un cenno al grande sostegno del pubblico: "E' stato bellissimo, lavoriamo per questo. Emoziona sentire i 'cantici' ".

Il tecnico bergamasco Reja recrimina: "L'episodio del rigore ha condizionato la gara, mi sarebbe piaciuto vedere la partita in parità numerica.Non si può buttare fuori un giocatore così, Paletta non c'entrava nulla. Il rigore ci poteva stare, ma non l'espulsione".

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