Da Firenze parte il countdown per Expo 2015, Alfano lancia lo slogan: "Fermare ladri, corrotti e mafiosi, ma non i grandi eventi e le grandi opere"

Una mattinata ricca di dibattiti e personalità: dal ministro dell'Interno a Romano Prodi, passando per Emma Bonino, Debora Serracchiani, il ministro Gentiloni, Claudio Tesauro, Valentina Fiore, Carlo Cracco

Il ministro dell'Interno al convegno "Italia 2015: il paese nell'anno dell'Expo" (Ansa)

Il ministro dell'Interno al convegno "Italia 2015: il paese nell'anno dell'Expo" (Ansa)

Firenze, 28 marzo 2015 - Buon cibo, buon vino e un gran belvedere. Quale città migliore per iniziare il conto alla rovescia dell'Expo 2015 che partirà dal 1 maggio a Milano se non Firenze? Proprio nella sede del Comune, Palazzo Vecchio, si sta svolgendo il secondo step della due giorni dedicata all'evento.

Nel Salone dei Cinquecento, in una veste unica, affollatissimo di giornalisti, tantissimi ospiti hanno seguito, in questa prima parte dell'evento, gli interventi dei ministri e delle personalità di spicco delle eccellenze italiane. Sala stampa d'eccezione: il salone de' Dugento, sede del consiglio comunale, è stato allestito con grande schermo e sedie aggiuntive al centro della stanza per seguire le conferenze. 

Ad aprire la serie di interventi, iniziati in orario, il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha parlato della grande attenzione dedicata alla sicurezza di Expo 2015: "Abbiamo lavorato affinché l'Expo non diventasse ragione di successo per ladri e malfattori e criminalità organizzata. Il punto di equilibrio lo stiamo centrando, la frase finale dovrebbe essere: 'fermare ladri, corrotti e mafiosi, ma non i grandi eventi e le grandi opere'". Poi Alfano ha aggiunto che a maggior ragione per Firenze, una delle città più belle e rappresentative dell'Italia, "dovremmo avere più cura per preservarla sempre dal degrado".

Dal mondo politico a quello del volontariato, altro grande protagonista di Expo 2015, sul palco del Salone dei Cinquecento, incorniciato dal legno dell' 'Albero della vita' simbolo di Expo 2015, si sono alternati Debora Serracchiani, il ministro Gentiloni, il presidente di Save the children Italia Claudio Tesauro, Valentina Fiore di 'Libera terra', Carlo Cracco. Poi ancora Emma Bonino, in rappresentanza del progetto "WE-Women for Expo" che ha dato vita a un network di donne di tutto il mondo: agendo insieme sui temi dell'alimentazione, le donne miglioreranno il diritto al cibo. Ha chiuso poi la mattinata Romano Prodi che ha focalizzato il suo intervento sul tema intorno al quale ruota tutta la manifestazione milanese: il cibo. La sua importanza e la sua mancanza nel mondo. Ampia riflessione sui metodi di coltivazione, sulla sicurezza alimentare, il controllo della terra e del commercio dove la Cina primeggia. "Produrre di più e con meno acqua e usare la terra per nutrire e investire nella ricerca del settore agricolo", ha concluso il presidente.

Alle 15 riprenderanno i lavori e l'arrivo del presidente Sergio Mattarella è atteso per le 16.30.

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