E Renzi disse: "Via i motori". I 5 anni del Duomo libero e pedonalizzato

Nel 2009 la rivoluzione applaudita in tutto il mondo / FOTO

Piazza del Duomo prima e dopo la pedonalizzazione

Piazza del Duomo prima e dopo la pedonalizzazione

Firenze, 24 ottobre 2014 - QUALCUNO - fiorentino s’intende - ancora non si fida e cammina, per vizio di forma e carta d’identità, con un occhio al Cupolone e l’altro alle spalle. Accortezze antiche, di chi è cresciuto tra splendori e marmitte dosati in egual misura in un centro storico che è una cristalleria sotto assedio, dove uno sguardo rubato a Santa Croce costa un tuffo al cuore da colpo di clacson.

ACCORTEZZE che non servono più, da cinque anni spaccati, da quando Matteo Renzi, al tempo sindaco fresco dal piglio mediceo, blindò via dei Cerretani, chiuse a chiave via Martelli con una catena, ricacciò su viali a affini centinaia di bus, macchine e scooter e – dopo aver fatto un massaggio cardiaco a Duomo e battistero strozzati da decenni di smog – restituì alla piazza più bella del mondo gli antichi silenzi e respiri. “A passo Duomo” fu lo slogan. Secco e geniale. Una pedonalizzazione? Fu un termine spiccio e necessario. Il 25 ottobre 2009, alle 10, in un bagno di folla, tra tv di mezzo mondo mescolate ai figuranti di Palazzo Vecchio, scattò una rivoluzione. Culturale per molti, ministero e Diocesi in testa. Trionfale, in estetica e sensazioni, durissima nella pratica. Firenze si stropicciò gli occhi ma si angosciarono i negozianti, s’indiavolarono i 600 tassisti della città, una corsa su tre passava da Santa Maria del Fiore, gli autisti dell’Ataf (ogni giorno duemila passaggi nel 2009) si misero le mani nei capelli e se le tennero per diversi mesi, finché sui viali la matassa non si districò. Con il tempo, come a tutto, c’abbiamo fatto l’abitudine. Oggi la bellezza è la stessa, cucita dal tempo. Restano gli scarabocchi svenduti fra i sandali dei turisti e il buio di notte, a carovana passata, che lascia le meraviglie intatte ma poco vissute. Come se al capolavoro mancasse sempre un’ultima pennalata.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro