Firenze, 21 gennaio 2017 - «I DISAGI ci saranno: lo dico con grande franchezza, sarebbe scorretto non dire la verità ai cittadini. Il cantiere di via Valfonda è difficile, avremo mesi complicati dal punto di vista della viabilità». Il sindaco Dario Nardella mette le mani avanti, come se fino ad ora i cantieri della tramvia fossero stati uno scherzo e i cittadini avessero potuto scorrazzare liberi e felici per le strade della città.
Ma evidentemente al peggio non c’è mai fine. Ecco allora cosa si sta preparando per mitigare gli inevitabili ingorghi e le sicure imprecazioni degli automobilisti che resteranno intrappolati fra la Fortezza, la Stazione e via Nazionale.
Ieri pomeriggio gli assessori alla mobilità Stefano Giorgetti alle attività produttive Giovanni Bettarini hanno incontrato i rappresentati delle attività economiche e gli operatori della zona, per ascoltare proposte e preoccupazioni sulla viabilità alternativa. Le modifiche saranno varate a marzo e andranno avanti per tutto l’anno, certamente fino al decollo della linea 3 della tramvia.
Data per certa l’installazione di una porta telematica, resta da stabilire a che punto bloccare il traffico privato per consentire il passaggio solo dei bus e dei mezzi autorizzati, tipo permessi per la Ztl. Un’ipotesi prevede lo stop in via Nazionale all’altezza di via Guelfa: all’incrocio si potrebbe girare a sinistra per procedere verso il mercato centrale di San Lorenzo con relativo parcheggio sotterraneo; oppure a destra per coloro che devono arrivare al parcheggio della stazione o ad accompagnare qualche parente o amico ai binari di Santa Maria Novella. In questo caso si svolterebbe in piazza del Crocifisso e da qui verso piazza Adua attraverso via Faenza.
«L’obiettivo è evitare che la stazione sia un itinerario per l’attraversamento della città», spiega Giorgetti. Altra ipotesi è l’installazione della porta telematica molto prima, e cioè in via Santa Caterina d’Alessandria all’altezza di via delle Ruote: svoltando poi in via S. Zanobi e via Panicale si andrebbe dritti al mercato centrale. Per raggiungere la stazione, in questo caso, si svolterebbe all’altezza di piazza Indipendenza.
I rappresentanti delle attività economiche hanno chiesto che in ogni caso sia salvaguardato l’accesso agli hotel, al mercato e ai negozi, magari con l’opportunità di “scaricare” le targhe dei clienti.
«Siamo al lavoro per trovare la soluzione migliore e ridurre al massimo i disagi – ha garantito Giorgetti – e in ogni caso nei primi tempi saremo flessibili nel cercare di correggere quei provvedimenti che non dovessero funzionare». Nei prossimi giorni altri incontri, stavolta con i residenti. Dopodiché, per giovedì prossimo è convocato il tavolo tecnico per decidere il varo dei provvedimenti.
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