Mense scolastiche, accesso negato al consigliere regionale. Che scrive al ministero

Stella (Forza Italia) si appella a Giani: "Mi accompagni lei". Il sottosegretario Toccafondi: "I controlli vanno concordati"

Marco Stella alla scuola Rodari (foto Umberto Visintini/New Pressphoto)

Marco Stella alla scuola Rodari (foto Umberto Visintini/New Pressphoto)

Firenze, 28 marzo 2017 - Il dirigente scolastico nega al consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella l'accesso alle elementari Santa Maria a Coverciano per un'ispezione alla mensa. Una delle tante attivate per accertarsi dell'impennata degli scarti alimentari, a seguito del cambio del menu col nuovo appalto. E l'esponente azzurro porta il caso in assemblea toscana. Nell'apertura dei lavori di oggi del Consiglio regionale, Stella spiega al presidente Eugenio Giani che il diniego è stato conseguente a un intervento dell'assessore comunale all'Istruzione, Cristina Giachi. "Si tratta, però, di una scuola statale- evidenzia il consigliere di Forza Italia - non di una comunale. Peraltro, la Regione ha una competenza specifica sui servizi e sulle mense scolastiche".

 

Singolare, a suo avviso, è stata la giustificazione del dirigente, che ha argomentato a Stella il 'no' all'ispezione col fatto che l'ingresso sarebbe consentito solo "agli alunni, ai docenti e ai genitori della commissione mensa. Non mi risulta - punge Stella - che né il sindaco né gli assessori facciano parte della commissione mensa. Mi suona ancor più strano che il dirigente prenda ordini dal Comune di Firenze. Fino a prova contraria ricade sotto il Miur".

 

Per questa ragione, Stella annuncia una lettera al sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi: "Gli ho appena scritto - fa sapere - Ha una delega importante, chiedo che lui la faccia rispettare, che mandi gli ispettori ministeriali per controllare se gli scarti sono veri e il motivo per il quale dentro una scuola statale è stato negato l'accesso a un consigliere regionale, su sollecitazione dell'assessore comunale". Questo, sottolinea, "per me è inaccettabile".

LA RISPOSTA DI TOCCAFONDI  "Sono convinto che la scuola sia un luogo di incontro e dialogo tra tutte le realtà istituzionali presenti sul territorio mi dispiace pertanto dell'episodio di stamani. Ci sono delle regole che vanno rispettate, soprattutto a tutela dei bambini e dei ragazzi". Così il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi sul divieto ad entrare in un istituto scolastico per il consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella. "Il Comune - spiega Toccafondi - gestisce le mense scolastiche delle scuole mediante appalto. La gestione di tale servizio di refezione scolastica, si avvale della collaborazione del Comitato mensa scolastica che segue le direttive impartite dal Regolamento Comunale. La Commissione mensa scolastica è costituito dal Dirigente scolastico e un suo delegato, dai docenti, dai genitori, dalla nutrizionista della ASL la quale predispone il menù e da un rappresentante della ditta appaltatrice. Essa esercita un ruolo propositivo e di controllo ed ha funzioni di supporto per il miglioramento della qualità. La Commissione mensa fa un ottimo lavoro a tutela della salute dei nostri figli, per questo ritengo auspicabile che molti genitori si rendano disponibili a parteciparvi". "Credo che sia giusto e doveroso che la rappresentanza politica ascolti le richieste che provengono dai propri elettori, ma allo stesso tempo, che i controlli presso gli istituti debbano essere preventivamente concordati con il Comune e il dirigente scolastico a tutela, soprattutto, del regolare svolgimento del servizio e dell'igiene degli ambienti mensa. Auspico che se a un rappresentante eletto non è stato concesso di entrare in una scuola i motivi possano essere la non osservanza di qualche procedura regolamentare e non un diniego illegittimo e immotivato che non troverei né giusto né opportuno. Spero - conclude Toccafondi - che il clima si rassereni e che si possa lavorare tutti: mondo della scuola, genitori, istituzioni per migliorare la scuola italiana senza polemiche e con buonsenso".  Secondo il vicesindaco di Firenze Giachi, ad ogni modo, Stella potrà tornare in quella scuola solo con l'autorizzazione del Consiglio regionale e con un accompagnatore. Conseguente la richiesta formulata in aula dal consigliere forzista: "Chiedo di essere autorizzato dall'ufficio di presidenza e - rivolgendosi al banco della presidenza - se mi vorrà accompagnare, presidente Giani, sarà per me un piacere".

Immediata la disponibilità di Eugenio Giani, che per un verso si dichiara pronto ad aderire alla procedura richiesta a Stella per continuare le ispezioni. Al tempo stesso, fa sapere che dopo la seduta del Consiglio telefonerà al sindaco di Firenze, Dario Nardella per dirimere la questione.

LA RISPOSTA DELLA VICESINDACA GIACHI

"Siamo sconcertati dall'impennarsi di questa polemica e di questa aggressività quando il risultato di discutere del menù era stato già raggiunto dai genitori molto prima che il consigliere Stella decidesse di interessarsi al tema. Non giova certo ai bambini un clima di tensione di questo tipo". E' quanto sottolinea la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi.

"Abbiamo già fissato gli incontri con loro per vedere insieme come migliorare il menù - ha aggiunto la vicesindaca - Menù che è stato elaborato dalle commissioni mensa, composte proprio dai genitori, discusso in apposti incontri svolti nei cinque quartieri e, alla fine, validato dall'azienda sanitaria locale. Il tentativo di entrare nella mensa scolastica comunale senza l'autorizzazione del preside - ha proseguito - mi è sembrato un gesto grave, della politica che impone la sua presenza in un ambiente delicato come la scuola. Uno spazio sacro nel quale si formano piccoli cittadini, minori da tutelare".

"Esistono delle regole - ha concluso Giachi - in base alle quali si può chiede al preside il permesso ad entrare nella scuola e quest'ultimo, assumendosene la responsabilità, può o meno autorizzare. Nel caso della mensa, trattandosi di un servizio comunale, sarebbe forse opportuno anche informare l'amministrazione comunale. Sorprende la mancanza di conoscenza delle regole che disciplinano la vita delle istituzioni".

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