Esplosione e terrore. Inchiesta per omicidio. La villetta sotto sequestro / VIDEO / FOTO

La tragedia di Bagno a Ripoli. Tanti gli aspetti da chiarire, via agli interrogatori

Bagno a Ripoli (Firenze): la villetta esplosa

Bagno a Ripoli (Firenze): la villetta esplosa

Firenze, 19 novembre 2016 - QUALE ANOMALIA ha permesso alla casa di Roberto e Valentina di impregnarsi di gpl? Perché nonostante l’odore forte e il pericolo percepibile, la mamma è entrata lo stesso in casa? Cosa ha fatto da innesco per la furiosa deflagrazione? Sono tutte domande a cui i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Firenze, guidati dal tenente colonnello Agatino Saverio Spoto, con l’ausilio dei vigili del fuoco, stanno cercando di dare risposta. Il sostituto procuratore Paolo Barlucchi ha aperto un fascicolo.

Non ci sono indagati, ma ipotesi di reato colpose. Pesantissime: omicidio, crollo, lesioni. Ma il cammino giudiziario è soltanto all’inizio, e non è chiaro quale strada prenda. I carabinieri stanno innanzitutto verificando la ricostruzione del rientro a casa della famiglia, anche attraverso i tabulati telefonici. ROBERTO Mantione, la compagna e le due figlie avrebbero parcheggiato, come sempre, la macchina nel piazzale più vicino alla porta d’ingresso. A quel punto, avrebbero cominciato ad avvertire l’odore di gas. 

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Roberto avrebbe quindi fatto una telefonata all’incaricato della manutenzione dell’impianto, segnalando il problema, ma Valentina sarebbe entrata ugualmente dentro. Poi l’esplosione, che avrebbe travolto lei (estratta dalle macerie circa 8 ore dopo), il babbo e le due bimbe, che erano ancora fuori di casa. A provocare l’esplosione, in un ambiente saturo – a giudicare anche dalla forza dello scoppio – potrebbe essere stato qualsiasi movimento, volontario o involontario, della donna (l’accensione di un interruttore della luce, ma pure il semplice sfregamento di oggetti metallici), oppure un elettrodomestico acceso in casa, come il frigorifero. I carabinieri intendono ascoltare il proprietario del villino (i Mantione erano in affitto), ma anche quel tecnico che avrebbe ricevuto la telefonata di allarme. Utili potranno essere anche le dichiarazioni del vicino, sfiorato dall’esplosione. Quel che resta della casa è stato posto sotto sequestro. I vigili del fuoco sperano di recuperare, se possibile, i tubi che collegano l’impianto alla cucina o lo stesso piano cottura. Potrebbe essere qui, a rigor di logica, che si annidava la perdita letale anche se gli accertamenti non escludono il bombolone esterno che approvvigiona di gpl – utilizzato per cucina e caldaia, non per il riscaldamento – l’intera colonica. 

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