I trecento anni del Chianti Classico. La festa inizia con la 'Collection'

Un anno di musica, enogastronomia e sport all’insegna del Gallo Nero

Leopolda: 300 anni del Chianti Classico

Leopolda: 300 anni del Chianti Classico

Firenze, 16 febbraio 2016 - «UN ANNIVERSARIO unico in Europa: 300 anni di Chianti Classico che si celebrano in un anno che vede crescere le vendite anche in Italia». Così Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico ha aperto la «Collection» alla Stazione Leopolda, la grande vetrina fiorentina dove partecipano 165 aziende per 587 etichette in degustazione e che oggi sarà aperta a tutti gli operatori del settore, per scoprire l’anteprima delle annate 2015, 2014e della Riserva 2013, oltre ai nuovi prodotti certificati Gran Selezione. «In questi anni gli imprenditori del Chianti Classico hanno saputo coniugare sviluppo economico e tutela delle ricchezze paesaggistiche, culturali e architettoniche di questa regione – ha aggiunto Zingarelli – Queste caratteristiche danno quel valore aggiunto ai nostri vini conosciuti e apprezzati in tutto il mondo».

E sulla valorizzazione del territorio punta anche l’assemblea dei soci del Chianti Classico che, proprio ieri, ha deliberato ufficialmente l’avvio della procedura di candidatura del territorio geografico «Chianti» nella lista dei territori patrimonio Unesco. Il Consorzio più antico in Italia, nato nel 1924, si occupa molto sulla tutela-vigilanza e valorizzazione. «Il 97% delle aziende fanno parte del Consorzio – ha detto il direttore generale Giuseppe Liberatore – L’80% degli investimenti sono destinati proprio alla valorizzazione del prodotto Chianti Classico che nel 2015 è arrivato su nuovi mercati». Secondo i dati del Consorzio, sono oltre cento i mercati di tutto il mondo dove l’anno passato è arrivata almeno una fornitura di Chianti Classico. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato, assorbendo il 31% delle vendite totali, seguiti dall’Italia al 20%, quindi la Germania al 12%. Una fetta importante anche per la Gran Riserva. «Nata dall’esigenza di valorizzare ancora di più le eccellenze di ogni azienda, a oggi rappresenta circa il quattro per cento delle vendite dei vini del Gallo Nero» ha aggiunto Zinarelli. Nel 2015 le vendite del Gallo Nero sono salite dell’8%, merito del forte trend delle esportazioni a quota 80%, ma anche delle ripresa del mercato italiano. «Nel nostro settore più che mai l’unione fa la forza – ha ricordato Piero Antinori, titolare dell’omonima azienda – è fondamentale lavorare insieme per promuovere il nostro prodotto e tutto ciò che sta dietro la singola bottiglia di vino».

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