Spari in via Palazzuolo. "Basta violenza, troppi episodi inquietanti di razzismo"

Parla la comunità senegalese / GUARDA IL VIDEO DEGLI ATTIMI SUBITO DOPO LA SPARATORIA / EX POLIZIOTTO TIRA FUORI LA PISTOLA E SPARA / DENUNCIATA ANCHE LA MOGLIE CHE ERA CON L'UOMO

Un pezzo di via Palazzuolo

Un pezzo di via Palazzuolo

Firenze, 19 agosto 2014 - «BASTA VIOLENZA, basta razzismo. Sediamoci a un tavolo e parliamone, tutti insieme».  Così Mamadou Sall, rappresentante della comunità senegalese, in seguito a quanto accaduto in via Palazzuolo, chiede un incontro al prefetto Varratta, al questore Micillo e al sindaco Nardella. «Ci troviamo di fronte — prosegue — all’ennesimo atto di violenza e a un altro episodio di razzismo a distanza di pochi giorni. Serve un maggiore dialogo». Il riferimento è a quanto avvenuto i primi di agosto, in una discoteca fiorentina della zona di Peretola, a un addetto al controllo senegalese offeso e insultato per il colore della sua pelle da uno dei titolari che gli avrebbe spruzzato anche del detergente addosso. «Tu puzzi» gli ha detto.  L’episodio sconvolse tutta la città. A poco più di dieci giorni, la comunità senegalese è di nuovo ferita. Ma preferisce aspettare, prima di prendere posizione, che le indagini siano finite. E che tutta la verità sia portata a galla. 

«E’ un episodio gravissimo — riprende Mamadou — Non è il primo e non è l’unico». Mamadou non è affatto sorpreso: «Ci sono tante persone buone ma anche tanti ignoranti e piene di pregiudizi». Poi prosegue: «Mi meraviglio come in una città aperta, multietnica e accogliente come Firenze si verifichino fatti del genere. Purtroppo sempre più frequenti soprattutto la notte e sul posto di lavoro». Mamadou, in nome di tutta la comunità, chiede risposte immediate e forti». «Aspettiamo — riprende — dal Governo un cambio di marcia radicale perché, che si voglia o no, l’Italia sta diventando un paese sempre più multietnico che necessità di regole di convivenza civile più chiare e severe».  Perché poi passare dalle parole e dagli insulti, ai fatti e alle mani, ci vuole poco. Il pensiero va subito alla strage di piazza Dalmazia. 

«Se non si interviene con la giustizia e con la buona educazione non metteremo mai un freno a questa ondata di violenza», allarga le braccia il rappresentante dei senegalesi. «Abbiamo piena fiducia — conclude Mamadou — nel lavoro delle forze dell’ordine, siamo sicuri che la verità sarà riportata alla luce. Confidiamo in un’indagine seria che porti a galla responsabili e responsabilità». Solo dopo la comunità senegalese prenderà una posizione. Da alcuni membri dell’associazione è stata ventilata l’ipotesi di una possibile manifestazione per dire ‘No al razzismo’. Ma solo a inchiesta conclusa.

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