Il Borro diventa museo: il vino fra tele e incisioni

Festa dell’arte nella tenuta dei Ferragamo

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Arezzo, 28 ottobre 2014 - Colpo di fulmine con la natura e i colori del Borro, l’antico borgo vicino ad Arezzo che dal 1993 appartiene a Ferruccio Ferragamo, è scoccato durante le tante battute di caccia alle quali il presidente del Gruppo Ferragamo prendeva parte coi suoi figli gemelli James e Salvatore. Quest’ultimo poi ha trasformato questa passione in lavoro visto che del Borro è diventato l’amministratore delegato. E sabato scorso festa grande con la famiglia riunita per l’inaugurazione della preziosa mostra alla Galleria Vini&Arte dal titolo “Da Mantegna a Warhol” che rimarrà aperta fino a fine aprile 2015 con settantacinque opere importanti e rare dalla collezione personale di Ferruccio Ferragamo di sole incisioni dal Cinquecento ai contemporanei che hanno tutte per tema il vino e le sue rappresentazioni, dal bulino all’acquaforte alla punta secca con autori che spaziano da Andrea Mantegna a Annibale Carraccio con un paragone magnifico con Pablo Picasso. Della collezione che consta di 400 incisioni qui si incontrano le raffigurazioni di Francesco Piranesi e di Jacques Callot (con anche 22 strepitosi nanetti), Albrecht Durer e Rembrant, Manet e Goya, Canaletto e Poussin. Ci porta ad oggi il languore e la nostalgia di “After The party” inciso nel 1979 da Andy Warhol che è diventato l’invito dell’esposizione.

E sabato sera ottocento invitati l’hanno potuta ammirare: tanti gli amici di Ferruccio Ferragamo e i rappresentanti di famiglie nobili del vino toscano come gli Antinori e i Frescobaldi. Col presidente Ferragamo tutti i suoi figli: James, Salvatore, Vivia, Olivia, Vittoria e Francesco. Fra i tanti progetti in cantiere la creazione di un orto biologico sotto la supervisione di Vittoria Ferragamo ed ad aprile il lancio di una linea di lifestyle Il Borro curata da Vivia Ferragamo.

Oltre ad ammirare la storia del vino dai misteri dei riti bacchici alle connessioni con la tradizione cristiana, dalla dimensione domestica e terrestre fino agli abissi della perdizione per l’alcool ecco il magnifico restauro dell’antico borgo che prima castello al tempo di Borro de Borris poi fu tenuta dei Medici Tornaquinci, poi degli Hohenloe-Waldenburg fino ai principi Germani di Savoia Aosta e all!ultimo erede il duca Amedeo di Savoia Aosta che ha venduto ai Ferragamo. Un resort di lusso in una Toscana incontaminata dove lavorano 130 persone. E per brindare l’ultimo nato della cantina de Il Borro il rosso limite d edition a poco più di 2000 bottiglie, solo magnum, “Alessandro Dal Borro” dal nome di un corpulento condottiero del Seicento, che Ferruccio Ferragamo ha voluto solo di uve 100% Syrah.