Sammontana, gli operai non hanno voglia di parlare

Maurizio Fallani dell'Rsu: “E' stato un fulmine a ciel sereno”

Dipendenti della Sammontana

Dipendenti della Sammontana

Empoli, 18 settembre 2014 - Ore 14. I cancelli dello stabilimento della Sammontana di via Tosco Romagnola si aprono. Gli operai finiscono il proprio turno e salgono in auto per tornare a casa, dai propri cari, proprio come avviene ogni volta a lavoro. Ma siamo sicuri che quella di ieri sia stata una giornata normale per i dipendenti del colosso empolese del settore del gelato? La bomba delle 220 richieste di cassa integrazione e degli oltre 60 esuberi era stata lanciata soltanto poche ore prima dall'amministratore delegato di Sammontana Leonardo Bagnoli alla sede fiorentina di Confindustria e a veder le facce dei lavoratori il boato si è avvertito anche a Empoli. Scura in volto la gente varcava i tornelli che danno accesso al parcheggio. Dichiarazioni dopo lo choc della notizia diffusa dall'azienda e raccontata da tutti i giornali? Nessuna. Solo qualche “ho paura”, “non commento”, “non voglio parlare” è ciò che siamo riusciti a registrare. Nell'aria però si avvertiva già tutto, nella sua interezza, quel mix di terrore di perdere il proprio posto di lavoro e la rabbia per una novità che sarebbe assolutamente non positiva. Bocche cucite dunque, silenzio che si è protratto finché dai cancelli non è uscito Maurizio Fallani, rappresentante della Rsu di Sammontana. “E' un fulmine a ciel sereno quello che è stato scagliato l'altro giorno da Leonardo Bagnoli – spiega appunto Fallani – Tra i dipendenti c'era già il sentore che la richiesta della cassa integrazione sarebbe arrivata. Diciamo che ce l'aspettavamo. Ma i 60 esuberi e più che sono stati tirati in ballo ci ha davvero preso di sorpresa. Trovo che questa sia una mossa strana da parte della famiglia Bagnoli – prosegue perplesso Fallani – che ha sempre avuto grande rispetto per i propri lavoratori e per il territorio. Ma visto che l'”uscita” è stata fatta dovremo organizzarci e agire di conseguenza”. Le prime mosse dei lavoratori, coordinati dai rappresentanti Rsu appunto, saranno riunire un'assemblea con l'obiettivo di fare il punto della situazione e un incontro con i rappresentanti sindacali previsto per il 25 settembre per cercar di ottenere una spalmatura della cassa integrazione. “Una rotazione di questo ammortizzatore sociale – sottolinea il rappresentante Rsu - consentirebbe a tutti i dipendenti, molti dei quali padri di famiglia, di ottenere comunque un equo pagamento mensile”. Infine Fallani si è espresso anche sulla questione dei costi troppo esosi denunciati dai vertici aziendali. “Credo che non sia la produzione a influire eccessivamente sulle spese dell'azienda, ma i costi di quel personale composto da collaboratori esterni e dirigenti che hanno stipendi ben più importanti rispetto ai comuni lavoratori”. Già usciti dal piazzale dell'azienda però ecco d'improvviso un commento positivo. Il sereno dopo la tempesta. “Questo è un gruppo forte che investe, ci rialzeremo”, parola di Claudio Mugnaini, conduttore di linea della Sammontana. Troppo ottimista? Sicuramente speranzoso e desideroso di ciò che in fondo tutti in ditta e non solo si augurano. di Gianni Capuano