SAMANTA PANELLI
Cronaca

Giocano alla guerra e trovano una bomba

La scoperta nei boschi di Turbone. L’ordigno è del secondo conflitto mondiale

Ordigno bellico. Foto di repertorio Germogli

Ordigno bellico. Foto di repertorio Germogli

Montelupo Fiorentino, 7 dicembre 2015 - Qualche ora di sport all’aria aperta. Uno sport particolare, fatto di tattiche e simulazioni militari da mettere in pratica in compagnia di chi come te è appassionato di softair, disciplina sempre più in voga. Una sorta di ‘gioco della guerra’, se così vogliamo definirlo, svolto con indosso divise e protezioni ad hoc, imbracciando armi giocattolo fedeli riproduzioni di modelli reali, che ieri aveva portato alcuni appassionati nei boschi del Turbone. Per trascorrere una domenica appassionante, come fatto altre volte. Ma ieri c’è stato un fuoriprogramma non da poco: a interrompere il gioco ci ha pensato un’arma vera e propria. Più esattamente un proiettile da mortaio risalente alla Seconda guerra mondiale sbucato fuori dal sottobosco. Trenta centimetri più o meno di lunghezza e l’inconfondibile forma ad ‘ananas’, quella bomba era lì da decenni, senza che nessuno se ne fosse mai accorto.

Fino a quando il team di appassionati di softair, ieri, ci è incappato, strada facendo tra i sentieri dei boschi di Montelupo Fiorentino. Un incontro che ha fatto subito scattare l’allarme. I presenti, resisi conto della pericolosità del residuo bellico rinvenuto, hanno contattato i carabinieri della Compagnia di Empoli che si sono attivati per cercare di capire di cosa si trattasse. Arrivati sul posto, i militari della stazione montelupina hanno avviato le procedure del caso: l’area nella quale è stato ritrovato il proiettile da mortaio è stata delimitata, così da scoraggiare eventuali curiosi e da tenere a debita distanza chi di solito frequenta la zona. Uno spazio in cui il bosco la fa assolutamente da padrone, senza abitazioni e poco frequentato.

Il tutto in attesa dell’intervento degli artificieri, il personale specializzato che eseguirà le procedure per la messa in sicurezza dell’ordigno. Da valutare, e saranno proprio gli addetti ai lavori a farlo, se sia necessario far brillare la bomba sul posto o se intervenire in altro modo. Quel che è certo intanto è che l’operazione sarà effettuata nei prossimi giorni, anche se ancora non è stato stabilito quando.