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Arezzo, 1 ottobre 2015 - L'ospedale annaspa per mancanza di alcune professionalità determinanti, specie in sala operatoria: e il Centro Chirurgico Toscano assume. «Sono più che raddoppiati i nostri dipendenti», spiega Stefano Tenti. E ora trenta assunzioni appena formalizzate, contratti a tempo indeterminato siglati da infermieri, tecnici di radiologia e personale sanitario.
Tutto il gruppo, compresa la Sapra, conta più di 160 dipendenti. Più o meno lo stesso è il numero di liberi professionisti che scelgono il Centro per operare. «Ad Arezzo portiamo almeno 5mila pazienti non aretini e che stanno almeno tre notti in città». Il Centro Chirurgico tira e per questo nella testa di Tenti c’è il pallino per il turismo sanitario. «L’idea è questa: mettiamo che un paziente straniero scelga di venire qui perchè spende meno e la qualità è alta; magari può sfruttare l’occasione per farsi un giro in Toscana».
«In regione siamo la struttura sanitaria che più di tutte attira persone da fuori e sicuramente tra i primi in Italia». Nel 2014 le operazioni sono state 7200 e per l’anno in corso sono già 5500. E poi da un mese c’è “il primo soccorso“.
Attualmente il centro è la struttura privata che esegue il maggior numero di operazioni in Toscana, il 60% delle quali nel settore ortopedia, 15% chirurgia generale 20% urologia e il resto tra oculistica e otorinolaringoiatria.
Fresco di presentazione all’Expo il Centro Chirurigico sta per brevettare «Si-mews», un apparecchio che indossato come un normale cardiofrequenzimetro, è in grado di misurare, ogni lasso di tempo programmato, i 5 principali valori vitali: pressione, temperatura, frequenza cardiaca e respiratori e stato di coscienza. I dati vengono acquisiti informaticamente mettendo in risalto le situazioni anomale.