Porta Crucifera scarica Carlo Farsetti. Dopo 6 anni finisce la lunga storia con il campione strappato a Santo Spirito. Ecco i nuovi scenari

Possibili sosistituti Marco Cherici o Filippo Fardelli. Giovanni Cantaloni nuovo allenatore equestre

Carlo Farsetti, ha corso per Colcitorne dal 2009 al 2014

Carlo Farsetti, ha corso per Colcitorne dal 2009 al 2014

Arezzo, 5 aprile 2015 - E' finita la grande storia d'amore, se così possiamo definirla, tra Carlo Farsetti e Porta Crucifera. La nuova dirigenza di Palazzo Alberti ha infatti rescisso il contratto che legava lo specialista del 5 a Colcitrone dal 2009, ritenendo "Carlo V" non più utile alla causa rossoverde. Al suo posto potrebbe approdare così o Marco Cherici, potenziale allenatore-giostratore affiancato dal nuovo responsabile equestre Giovanni Cantaloni, o il capolista delle giovani riserve, Filippo Fardelli.

Ecco il comunicato stampa diramato in giornata dal sito ufficiale di Porta Crucifera:

"Il Consiglio Direttivo del Quartiere di Porta Crucifera comunica di avere risolto il contratto che legava il giostratore Carlo Farsetti ai colori rossoverdi, e pertanto di non avvalersi delle prestazioni dello stesso per l’anno in corso.

Con l’occasione il Direttivo intende ringraziare Carlo per il lavoro svolto in questi sei anni e per la professionalità con la quale ha sempre svolto il suo compito. Si tiene a sottolineare che, nonostante avesse un contratto in essere a tutto il 2015, il giostratore ha accettato la rescissione contrattuale senza chiedere alcun corrispettivo economico. Una decisione questa che dimostra l’attaccamento di Carlo Farsetti al nostro quartiere e che ha permesso al Direttivo di risolvere anticipatamente il contratto senza alcun esborso economico. A Carlo un augurio sincero di buona fortuna per il suo futuro professionale. IL CONSIGLIO DIRETTIVO QUARTIERE DI PORTA CRUCIFERA".

Al momento Farsetti, il cui contratto lo legava ai colori cruciferini per tutto il 2015, è libero sul mercato e per questo potrebbe tranquillamente approdare nelle scuderie di un altro rione, anche se la situazione pare improbabile: Sant'Andrea e Santo Spirito vantano due coppie solide e ancora affamate di record (Vedovini-Cherici, Cicerchia-Scortecci), mentre Porta del Foro ha intenzione di far esordire una giovane coppia, sicuramente composta da Andrea Vernaccini e Andrea Carboni.

Carlo ha esordito in giostra nel 1998 sotto i colori di Porta Santo Spirito, quartiere con il quale ha corso la bellezza di 23 giostre ininterrottamente e dove è nato il suo talento con la lancia: fu proprio il 5 a marcare nella sua prima carriera del 21 giugno, riuscendo un anno dopo a compiere il punteggio impossibile, il 10, realizzato spezzando l'asta sul centro. Tante giostre per lui e tanti 5, ma poche, pochissime vittore in giallo blu, solamente quattro nell'arco di 11 anni (20 giugno 1999, 1 settembre 2002, 5 settembre 2004, 3 settembre 2006). E' anche per questo motivo che avvenne la storica trattativa con Porta Crucifera che nel 2009 riuscì a strapparlo dalla sua casa natale per incoronarlo "Carlo V" nella cornice di Palazzo Alberti; con il nuovo "imperatore" Colcitrone ha conquistato 3 lance d'oro in 3 anni consecuitivi (2009, 2010, 2011) di cui una per grazia di una lancia spezzata (proprio di Farsetti). Dal 2012, però, i risultati di Carlo non sono parsi più brillanti, tanto da non riuscire più a colpire il centro e chiudendo le sue ultime tre edizioni sempre sul 2. Un grande entusiasmo iniziale è andato così a calare col tempo, anche a causa di una lunga serie di pressioni che sono durate dagli anni del trasferimento: inizialmente spiccavano i fastidi con gli ex quartieristi di Santo Spirito, a lungo sul piede di guerra per il "tradimento",  per poi passare alle tensioni con i sostenitori di Porta Crucifera, sempre più esigenti sul piano dei risultati. Anche i recenti cambi di impostazione del tiro voluti dall'ex preparatore Filippetti non hanno certo aiutato l'ex specialista del 5 a riacquistare i fasti di un tempo, le sue prestazioni tanto meno. 

Una cosa però è certa: la Giostra perde un grande campione, l'unico cavaliere che ha avuto il coraggio di salire nuovamente a cavallo dopo essersi scontrato contro quel Buratto che non girò nella terribile edizione di settembre del 2003. Il suo coraggio, la sua tenacia e quel braccio che si carica a molla percorrendo la lizza, difficilmente sarà dimenticato.

Saverio Crestini