"Lì hanno ucciso mio figlio: vergogna". Sfogo Facebook del babbo di Lorenzo

Il semaforo nel punto dell'incidente funziona ma le auto in sosta selvaggia coprono la visibilità: l'attacco di Simone Vanzi

L'auto postata su Facebook

L'auto postata su Facebook

Arezzo, 27 novembre 2015 - Il semaforo alla fine è stato riparato. Più difficile far passare il messaggio che la sicurezza passa anche dal comportamento degli automobilisti, i primi a dover dare l’esempio. Una vettura posteggiata male, completamente sopra il marciapiede, riapre una ferita.

La ferita di Simone Vanzi, che in quel tratto di via Chiantigiana e in quel punto ha perso Lorenzo, uno dei suoi figli. Dieci anni appena, investito con il fratello e la mamma da un’utilitaria mentre attraversavala carreggiata.

E’ amaro il commento su Facebook, rivolgendosi al suo bimbo: «Lory, oggi il semaforo funziona, ma come ti ho sempre detto i primi attori dobbiamo essere noi. Come facciamo a pretendere un servizio quando non capiamo l’importanza. Non è passato ancora un mese. Vergogna».

Frasi amare di un padre costretto ogni giorno a fare i conti con una tragedia che ha sconvolto la sua famiglia. Nelle ultime ore è arrivata una notizia che, come racconta il papà, «dà coraggio, anche se leggere fa male». E’ la lettera dei medici e degli infermieri del Coordinamento donazioni del Meyer di Firenze. «Grazie per questo gesto di immenso amore - si legge -. Grazie alla vostra sensibilità sono stati possibili cinque trapianti su altrettanti bambini affetti da gravi patologie, gli interventi sono stati tutti eseguiti con successo e i piccoli stanno bene».

Una delegazione di residenti del quartiere, che da anni chiede agli amministratori una serie di migliorie, è stata ricevuta in municipio. Il sindaco Grasso ha promesso di convocare un’assemblea pubblica nella zona prima di Natale. Sarà varato un pacchetto di misure per garantire l’incolumità dei passanti in virtù di un nuovo attraversamento pedonale vicino al semaforo.