Incendio all'ex ospedale di Stia, il sindaco: "Opera di un gruppo di delinquenti". Il centro Alzheimer reso inagibile

"Solo l’immediata segnalazione di alcuni cittadini e la rapidità di intervento dei Vigili del Fuoco hanno impedito che il grave danno evolvesse in tragedia. Voglio evidenziare che i carabinieri stanno analizzando i video delle telecamere di sorveglianza"

Vigili del fuoco (foto di repertorio)

Vigili del fuoco (foto di repertorio)

Arezzo, 28 agosto 2014 - Ci sarebbe lo zampino di "un gruppo di delinquenti" (come li ha definiti il sindaco di Pratovecchio-Stia, Nicolò Caleri) all'origine dell'incendio divampato all'esterno dell'ex ospedale di Stia. Quacuno avrebbe dato fuoco ad un pupazzo pieno di polistirolo, cucito dai malati di Alzheimer, ospiti del centro al primo piano.  Le fiamme sono divampate intorno alle 23 nel Loggiato esterno. Il calore è stato tale da danneggiare il solaio della stanza sovrastante dell'istituto, tanto da dichiarare ol locale inagibile. Sul posto sono intervenute le squadre del distaccamento dei vigili del fuoco di Stia e Pratovecchio con due autobotti, alle quali si è aggiunta quella dei vigili/volontari di Bibbiena.  Un danno non indifferente che ha portato a dichiarare inagibile il locale, puntellato dai vigili per prevenire il rischio di caduta. Già da lunedì i lavori partiranno per rendere agibile la parte dell'istituto interessata dall'incendio, visto che si tratta dell'unico centro Alzheimer della zona.  

"Solo l’immediata segnalazione di alcuni cittadini e la rapidità di intervento dei Vigili del Fuoco hanno impedito che il grave danno evolvesse in tragedia. Voglio evidenziare che i carabinieri stanno analizzando i video delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso gli autori dell’incendio, così da identificarli e procedere legalmente nei loro confronti. Invito quindi queste persone a consegnarsi spontaneamente alle forze dell’ordine, prima che la loro situazione peggiori" - ha detto  il sindaco.