Guerrina, il marito aveva un'altra: la confessione in Tv. Si va smontando la pista delle macchie in canonica

"Ho dato soldi alla romena, volevo presentarla ai miei e che stesse con me" dice Mirko Alessandrini. Ma per ora l'elemento cambia poco sulle indagini

Guerrina Piscaglia

Guerrina Piscaglia

Arezzo, 2 ottobre 2014 - Mirko Alessandrini, il marito di Guerrina, aveva un’altra. La famosa rumena di cui si sa poco e niente e di cui lui finora aveva parlato come di una semplice amica. L’ammissione arriva in diretta, davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? e a milioni di spettatori nel giorno (il primo ottobre) più simbolico, quello in cui cadono i cinque mesi dalla scomparsa della casalinga irrequieta di Cà Raffaello. A dire il vero, il marito lo aveva già confidato al Pm Marco Dioni nel corso dei due interrogatori in procura, ma il particolare non era trapelato. Stavolta, invece, la confessione è una specie di pubblico lavacro che contribuisce ad ingarbugliare ulteriormente il giallo. Specie nelle ore in cui si fa più tenue la speranza che una soluzione possa arrivare dalle macchie che i Ris dei carabinieri avevano rilevato nella canonica di Padre Graziano, l’altro grande protagonista del mistero, l’unico indagato (sequestro di persona). Non c’è ancora un responso ufficiale dei laboratori, ma gli inquirenti ormai non contano più di tanto sulle famose tracce biologiche che erano finite al vaglio dei Reparti investigativi speciali: non è da lì, probabilmente, che verrà la chiave di lettura del caso. A meno che qualcosa di utile non spunti dalla Ford bianca di cui il frate congolese si serviva quando era viceparroco e che i Ris hanno esaminato nei giorni scorsi. Ma torniamo all’altra passione, se così si può dire, del marito. E’ appunto la rumena, una lucciola con la quale era cominciato tutto da un rapporto mercenario, poi diventato un legame sentimentale. A lungo di quella storia (pare vecchia di anni) di cui spettegolava il paese Mirko aveva parlato come di una conoscenza stretta ma non di una relazione. Si è dovuto arrendere pubblicamente quando a Chi l’ha visto? hanno tirato fuori il bollettino di un vaglia postale inviato in Romania ad agosto: soldi (600 euro, pare) che lui ha mandato a lei. Perchè? Il marito si schermisce, prova a far finta di niente ma poi si arrende: «La volevo portare a casa, volevo stare con lei, volevo che anche i miei la conoscessero». A seguire un pianto liberatorio. E Guerrina? «Non sapeva niente. E poi a me ha fatto di peggio...è stata lei ad andarsene». Allo stato attuale è un retroscena che non cambia molto negli schemi del giallo. Mirko testimone era e testimone resta. Che avesse un’altra donna poco conta. Certo, se le indagini dovessero fare un salto di qualità, che ora come ora è difficile prevedere, il particolare potrebbe acquistare un suo significato. Intanto, viene un po’ meno quel quadro di famiglia tranquilla di paese che era stato inizialmente dipinto e per incrinare il quale è bastato scavare un po’: Guerrina che non nascondeva le simpatie per altri, in particolare per Padre Graziano, il marito che si consolava, una coppia che ormai stava in piedi quasi per forza d’inerzia, il rapporto di entrambi, ancora difficile da definire, con il frate congolese. Ogni famiglia, come scriveva Tolsoj, è infelice a suo modo, ma non è la premessa necessaria di una svolta alla Roberta Ragusa, altro caso irrisolto che ha svoltato decisamente verso l’omicidio. Qui invece ci sta ancora di tutto, compresa una fuga sempre più improbabile. Cinque mesi dopo siamo ancora al punto del primo maggio: che fine ha fatto Guerrina?

Salvatore Mannino