Vandali prendono di mira il Palasport di Montevarchi

Lancio di sassi nella notte a porte e finestre del palazzetto dello sport di viale Matteotti. Danni per migliaia di euro

Sassi contro il palasport di Montevarchi

Sassi contro il palasport di Montevarchi

Arezzo, 2 ottobre 2017 - Nuovo atto vandalico contro il Palazzetto dello Sport di viale Matteotti a Montevarchi. Un grave episodio, che probabilmente si è verificato nella notte tra domenica e lunedì e di cui si sono accorti, questa mattina, i fruitori dell’impianto. Ignoti hanno rotto porte e finestre, prese di mira dal lancio di sassi e pietre. Il danno stimato è di alcune migliaia di euro, anche perché il perimetro interessato al lancio è di circa venti metri. Un gesto grave, che mette in difficoltà non solo l’amministrazione comunale, ma le stesse società sportive che gestiscono ed usufruiscono degli spazi del Palazzetto. Infatti questa mattina, in occasione della Festa dello Sport, le società ginniche dell’Aurora e della Giglio, coinvolte come tutte le società sportive nell’iniziativa, non hanno potuto usufruire degli spazi del palazzetto a causa dei danni provocati dall’atto vandalico, e non hanno potuto dunque far provare agli studenti presenti le loro discipline.

Grande amarezza, quindi, tra i ragazzi per episodi inqualificabili, in totale disprezzo della cosa pubblica. Il palazzetto di viale Matteotti, tra l’altro, non è nuovo ad atti vandalici. Nel luglio del 2016 ignoti, sempre di notte, penetrarono all’interno della struttura sportiva e dopo aver danneggiato le porte rubarono computer e altre strumentazioni in capo alle società sportive che utilizzano il palasport, tra cui il pulmino per il trasporto degli atleti della Fides Basket, un Renault Trafic giallo che fu poi ritrovato in via Poggilupi a Terranuova Bracciolini. Furono poi messi a soqquadro anche gli uffici. Un gesto vergognoso, se si pensa alla passione e al sacrificio che muovono le associazioni sportive.

Fu fatta regolare denuncia contro ignoti e l’amministrazione comunale, rappresentata anche allora da Silvia Chiassai, sottolineò come fosse necessario uno sforzo straordinario per il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, uno sforzo non più rinviabile, per garantire un maggior senso di sicurezza ai cittadini e poter prevenire atti di questo livello, che non possono essere considerati delle semplici “ragazzate”. Adesso ci risiamo di nuovo. Evidentemente il disprezzo della cosa pubblica anima le menti di chi pensa che distruggere porte e finestre sia, probabilmente, una semplice bravata.