Bancarotta Etruria, ora l'inchiesta bis: nel mirino Caltagirone e gli aretini

Il pool dei Pm non si ferma dopo la richiesta di rinvio a giudizio. Ancora in piedi i filoni conflitto di interesse e truffa: a settembre i primi processi per le subordinate

Manifestazione risparmiatori Banca Etruria

Manifestazione risparmiatori Banca Etruria

Arezzo, 21 marzo 2017 - Per la prima volta dopo un anno e mezzo a pancia in terra, il pool dei Pm che indaga sul caso Etruria rischia l’indennità di disoccupazione. Eh sì, cosa resta nelle mani del gruppetto di magistrati, coordinato dal procuratore capo Roberto Rossi, ora che si è liberato, inviandolo all’ufficio Gip perchè fissi l’udienza preliminare, del fascicolo più corposo, ossia quello in cui dieci eccellenti sono accusati di bancarotta fraudolenta e altri dieci (esce di scena anche il dirigente Carlo Maggiore, che per un errore in cancelleria figurava come l’undicesimo) si vedono derubricare il reato in bancarotta semplice?

Bè, inutile dire che quelli del pool (oltre a Rossi, i Pm Andrea Claudiani, Julia Maggiore e AngelaMasiello) tirano un bel sospiro di sollievo, ma il lavoro comunque continua a non mancare, innanzitutto con l’inchiesta bis per bancarotta (fraudolenta) e poi con gli altri filoni ancora in piedi, dal conflitto di interessi alla truffa nei confronti dei subordinatisti azzerati.

Quanto basta per continuare a riempire le giornate al terzo piano del Palazzo di giustizia. Già, perchè la maxi-inchiesta dei venti a rischio di rinvio a giudizio (tra i Gip potenziali esce di scena Anna Maria Lo Prete, in scadenza, ed entra Gianni Fruganti, che diventerà coordinatore in attesa di sapere se sarà lui il nuovo presidente della sezione penale) si è «limitata» (e le virgolette sono d’obbligo) ai buchi aperti nei conti di Etruria dalle sofferenze più clamorose, quelle segnalate nella relazione del commissario liquidatore Giuseppe Santoni, che ha fatto da Virgilio delle indagini. Ma di crediti andati in fumo, anche grossi, ce ne sono pure altri, sui quali continua ad indagare la Finanza.

Tanto per citarne uno solo, c’è il caso Caltagirone, inteso come Francesco Bellavista, il celebre immobiliarista romano, che con le sue società ha lasciato alla vecchia Bpel una «stecca» da 45 milioni, seconda sofferenza per dimensioni dopo la Sacci. E lui nella relazione Santoni non c’era. Proprio lunedì, nel giorno in cui veniva ufficializzata la richiesta di rinvio a giudizio, i Pm del pool si sono visti col liquidatore del gruppo Caltagirone per fare il punto su un mega-immobile nella capitale finanziato coi soldi di Etruria.

Deve ancora essere affrontato, invece, il capitolo dei crediti (una ventina di milioni) al porto di Imperia, concessi ad Acquamare, società di Acquamarcia, a sua volta controllata da Caltagirone. La prima impressione tuttavia è che le situazioni siano meno eclatanti di quelle esaminate nella prima tranche dell’inchiesta per bancarotta. E poi c’è un’altra pagina che scotta, i prestiti, andati in malora, ad alcune grandi aziende aretine. Anche in questo caso c’è stata colpevole leggerezza oppure è stato solo normale rischio di impresa, con grandi nomi che sono affondati sotto il peso della crisi? I numeri in ogni caso sono significativi, almeno un centinaio di milioni.

Quanto al filone del conflitto di interessi, la posizione di Lorenzo Rosi, l’ultimo presidente, è confluita nell’inchiesta per bancarotta. Resta Luciano Nataloni, ex membro del Cda, commercialista fiorentino dai molteplici contatti. Pare però che non emergano violazioni delle regole dettate dal Testo Unico Bancario (Tub) all’articolo 36. Infine, la truffa.

Ormai siamo a una quarantina di direttori di filiale o comunque dipendenti che si ritrovano con l’avviso di chiusura indagini per il collocamento delle obbligazioni. A settembre i primi processi, che daranno l’orientamento anche per gli altri. Restano da vagliare le situazioni dei dirigenti indagati per istigazione alla truffa, accusati di aver invitato le agenzie a piazzare i titoli a tutti i costi. Sono l’ultimo grande incognita del caso Etruria.