Protesta anti-profughi, trovato il mittente della lettera col bossolo calibro 38: denunciato per minaccia aggravata

Incubo a Sansepolcro: pesante minaccia al proprietario delle case dove sono stati inseriti i migranti. "Mia moglie ha avuto un malore davanti alla busta"

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Arezzo, 30 luglio 2015 - Lo hanno già trovato. Non se ne conosce l'identità ma sarebbe già stato rintracciato il misterioso mittente della lettera minatoria contro chi ha messo a disposizione gli appartamenti a Sansepolcro per ospitare ottol profughi. La novità è emersa in mattinata dal giro che è in corso in ospedale con il Prefetto Guidi, per mostrare gli ambienti dell'ex centro oncologico ora destinati a sede di primo screening sanitario dei migranti in arrivo ad Arezzo. Emerge che sia stato denunciato per minaccia aggravata e detenzione illegale di armi. Gli sviluppi nelle prossime ore.

Una lettera anonima dai contenuti minacciosi e accompagnata dal bossolo di una cartuccia. È la sorpresa che si è visto recapitare a casa, nella cassetta della posta, un noto imprenditore di Sansepolcro, di 78 anni, amministratore dellasrl proprietaria dell’appartamento di viale Diaz,, nel quale dal 17 luglio sono alloggiati 8 giovani profughi nigeriani.

L’imprenditore ha sporto denuncia sottolineando anche il leggero malore che ha colto la moglie dopo aver ritirato la corrispondenza. Il bossolo «calibro 38 special» era avvolto in un riquadro di nylon e la missiva era scritta su un classico foglio bianco formato A4, adoperando uno dei tanti caratteri «word» e con le parole stampate in lettere maiuscole.

Offese personali e l'accusa di  favorire l’accoglienza in città di rifugiati senza pensare alle eventuali conseguenze che può comportare un’operazione del genere, 8 sconosciuti in una stessa abitazione. L’amministratore della società ha deciso di rendere pubblico l’episodio. E in poche ore quella lettera e quel bossolo avrebbero già un nome e un cognome.