Sono 44 i rifugi climatici individuati dal Comune di Firenze, di cui 7 biblioteche e 37 aree verdi ombreggiate almeno per il 70% della superficie da alberi e dotate di fontanelli. I rifugi climatici per il Comune sono luoghi di ristoro dove tentare di sfuggire alla canicola, con accesso all’acqua e all’ombra, tutti liberamente accessibili. Ma sono davvero ’rifugi’? Abbiamo fatto una prova in una giornata torrida come quella di ieri. La massima all’ombra in città ha sfiorato i 37 gradi, un picco estremo per giugno tanto che in poco più di un quarto d’ora siamo letteralmente riusciti a cuocere un uovo sul cofano di una macchina parcheggiata al sole. La nostra prova in piazza Tasso all’interno di uno dei ’rifugi’ climatici individuati dal Comune di Firenze Collina di Marignolle, condominio privato, auto ferma al sole da almeno un’ora: la colonnina di mercurio supera addirittura i 38,5 gradi. Alle 15,12 finalmente riusciamo al terzo tentativo a far stare l’uovo aperto in equilibrio sulla carrozzeria, di colore nero, bene precisarlo, perché assorbe di più il calore. Piano piano l’albume comincia a diventare bianco e assodarsi. Alle 15,30 l’uovo è già a un grado di cottura degno per esser definito al tegamino (anche le vespe sembrano gradire...). Nel piazzale, all’ombra, la temperatura scende a 36,5, magra consolazione. Perciò meglio andare a cercare frescura in questi nuovi rifugi climatici annunciati la settimana scorsa da Palazzo Vecchio. Il più vicino è quello del parco di viale Tanini al Galluzzo. Alle 16 ci siamo. In effetti qui, sotto gli alberi tra l’area giochi e l’Ema, tira un bel venticello ma il termometro segna pur sempre 35,5. A mezza collina e accanto a un fiume.
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