REDAZIONE VIAREGGIO

‘O melhor’ vuole stupire con il bel gioco

Alberto Orlandi ha deciso di non giocare più e di concentrarsi sul suo ruolo di allenatore: "Cercheremo di far divertire la gente"

Alberto Orlandi dopo quaranta anni di hockey giocato quest’anno sarà ‘solo’ allenatore del Forte dei Marmi. Quello che è uno dei più vincenti giocatori della storia dell’hockey mondiale parla un po’ del suo passato e guarda al futuro.

Difficile stare in panchina senza pattini?

"No, sono contento di quello che sto facendo ed ho dei buoni riscontri dai ragazzi. Mi trovo bene in questo ruolo che avevo già iniziato a svolgere negli ultimi anni".

Cosa ti ha dato e cosa può darti l’hockey?

"Ho iniziato a otto anni e in 40 anni da giocatore mi ha dato cose che solo lo sport può dare. Finchè si provano certe sensazioni so che devo continuare. Spero di poter arrivare agli obiettivi che mi sono prefisso e ho la fortuna, che un po’ credo anche di essermi meritato, di allenare una grande squadra. Non è da tutti arrivare alla guida del Forte dei Marmi e non è facile arrivarci".

In una carriera ricca di titoli, quali sono i ricordi più forti?

"Sono quelli legati ai primi scudetti che ho avuto la possibilità di far conquistare a città come Bassano, Viareggio, Forte dei Marmi e Biasca. Il primo titolo per tutti, atleti, dirigenti e pubblico, ha un sapore particolare e lo si ricorda anche a distanza di anni".

Com’è nato il soprannome ‘O Melhor’ dei tempi di Oporto?

"I tifosi del Porto mi avevano dedicato uno striscione con quella scritta che poi mi hanno regalato e il soprannome è rimasto".

Ci sono personaggi a cui devi qualcosa?

"Fin da quando avevo venti anni a Novara ho sempre cercato di prendere qualcosa da tutti, Quindi il mio grazie va a tutti quelli, e sono decine, che mi hanno dato qualcosa per farmi diventare quello che sono".

Che hockey hai in mente?

"L’hockey più spettacolare, più bello da vedere e che attira più pubblico è quello portoghese. E’ il più divertente ed è quello che cerco di far giocare alle mie squadre".

La Orlandi dynasty prosegue anche in altri sport. Se il figlio maggiore segue le orme paterne nell’hockey, i due minori, di 14 e 11 anni, sono grandi promesse di un vivaio calcistico importante, quello dell’Empoli.

Giulio Arnolieri