
Sembrano davvero lontani i tempi della festa scudetto di un anno fa
Uno sguardo al passato per cercare di mantenere un futuro se non proprio ai vertici, come è stato negli ultimi 3 lustri, almeno dignitoso e, soprattutto, sostenibile economicamente con quello che sarà il profondo ridimensionamento economico che la società dovrà subire. Il Forte dei Marmi saluta con stima immensa Mirko De Gerone (per lui sembra scontato l’approdo al Cgc Viareggio) e riabbraccia il figliol prodigo, la bandiera, Roberto Crudeli il fautore del primo storico scudetto fortemarmino, in veste di allenatore-giocatore, del 2014. Se il Milan - facendo una divagazione calcistica - ha puntato su Massimiliano Allegri, quindi anche il Forte, ma in questo caso nell’hockey, punta sull’usato sicuro. Diversi però gli obiettivi delle due realtà. Se al Milan Allegri dovrà far meglio dell’ultima disgraziata stagione, Piero Tosi e Valter Luisi, all’indimenticato simbolo del Forte non potranno chiudere miracoli.
Quello che già si sapeva è stato confermato, via comunicato ufficiale, dalla stessa società rossoblù: "A seguito di una inderogabile ristrutturazione economica e nell’impossibilità di mantenere l’ossatura della prima squadra, che in questa stagione aveva ottenuto importanti traguardi, la società inizierà un nuovo corso ripartendo, per la prima volta negli ultimi 15 anni, con l’obiettivo primario di non retrocedere. Lo farà con una formazione che punterà molto sui giovani e sull’esperienza dell’unico senatore rimasto, ma di immenso valore, Riccardo Gnata". La presentazione di Crudeli - la cui esperienza professionale i panchina si è sviluppata tra Novara, Lodi, Forte dei Marmi, Bassano, Vercelli, Breganze e Amatori Modena - avverà domani alle 18’30 al PalaForte. "Per guidare una formazione del genere - prosegue il comunicato - serviva una figura di assoluta esperienza e, tra le diverse ipotesi possibili, la scelta è ricaduta su Crudeli, il cui ritorno potrà stimolare giocatori e sportivi. Questi ultimi saranno particolarmente importanti in una stagione profondamente diversa a tutte le ultime. Di Roberto Crudeli, giocatore prima e tecnico poi, è quasi inutile parlare - va avanti il comunicato -. Conosciutissimo a livello internazionale, è uno dei pochi giocatori a poter vantare ben due titoli mondiali ed una Olimpiade con la Nazionale Italiana. La sua presenza sulla panchina del Forte, iniziata nel 2010, ha visto l’inizio della grande stagione rossoblù, culminata con la conquista del primo Scudetto della nostra storia".
Sergio Iacopetti
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