
Più di cinquemila ragazze e ragazzi degli istituti scolastici viareggini e versiliesi sono stati allievi, negli ultimi anni, della scuola velica Valentin Mankin, il campione nato a Kiev, tre volte olimpico, scomparso a Viareggio nel 2014. Il Circolo Velico Torre del Lago Puccini ne onora la memoria in questo esaltante progetto sportivo e culturale, insieme al Club Nautico Versilia e alla Società Velica Viareggina. Il presidente del Cvtlp da dieci anni è Massimo Bertolani, velista esperto, già protagonista nei campionati italiani, europei e mondiali Vaurien, 470 e Ims, in giro per tutto il Mediterraneo. Il circolo ha sede al porticciolo al Belvedere del lago.
Bertolani, E’ una struttura antica e vincolata: servono lavori di restauro?
"Sì, c’è il progetto della ristrutturazione con I Care e il Comune, che speriamo vada avanti presto Intanto andiamo a pieno ritmo, dopo una stagione ricca di soddisfazioni per la squadra agonistica dei ragazzi e ragazze. Sembra quasi che questi giovanissimi siano andati, da sempre, in barca a vela. C’è proprio un Dna viareggino che si rifà alle tradizioni della vela dell’800: ne sono più che convinto e quando arriviamo sui campi di regata italiani, siamo accolti con ammirazione e rispetto, anche dai club più blasonati e importanti".
Oltre alla tecnica velica insegnate la cultura e il rispetto del mare e dei laghi?
"E’ così, e lo possono testimoniare gli istruttori Stefano Querzolo, Rodolfo Collodi, Alessio Pardini e Simone Lorenzi. Per noi, l’impegno primario, che è anche quello della Federazione Italiana Vela, è quello del rispetto della natura e delle acque. L’insegnamento ai giovani, ma anche i più maturi, è che l’andare a vela è un’attività sportiva che si basa sulla cultura dell’ecologia e del rispetto della natura. Lo vediamo nel progetto Scuola - Vela dove in classe otteniamo attenzione e curiosità, così come avviene quando facciamo pratica qui sul lago. Alcuni allievi ci hanno segnalato, ad esempio, dei rifiuti nel lago, degli pneumatici ed altro, che poi abbiamo recuperato. E voglio sottolineare il progetto Zefiros, per i ragazzi autistici, che sta dando molte soddisfazioni".
Il lavoro di insegnante è molto complicato. Come superate le naturali barriere psicologiche degli allievi?
"Noi abbiamo, come istruttori federali, una responsabilità diretta sui praticanti, sia a terra quando allestiamo la barca, e sia in acqua al momento di seguire le varie unità dal nostro gommone. Per un piccolo o una piccola di 6 – 8 anni non è facile. Ma tanti riescono ad andare avanti e a capire l’importanza del nostro meraviglioso sport. Io sono qui da più di quarant’anni e ogni volta che entro al circolo mi emoziono".
Quali novità avete in programma?
"Oltre che continuare i progetti con la Federvela, il Coni e il Ministero dell’Istruzione, abbiamo presentato la richiesta per svolgere i campionati italiani giovanili in doppio a settembre 2022. Un po’ come abbiamo fatto nel 2018 per il singolo, quando a Viareggio arrivarono 15.000 persone e 1500 atleti. Fu un successo, e la Federvela potrebbe dare l’ok, con una parte delle regate sul lago e l’altra in mare".
Walter Strata