Da agosto aspetta l’allaccio alle fognature: Antonella Fascetti, figlia di Eugenio, noto calciatore e mister di serie A lidese, racconta la disavventura e il disservizio di Gaia. "Oltre al danno, la beffa", dice con rammarico e rabbia. Da mesi senza allaccio e poi le scoppia un tubo in giardino: un comportamento, quello del gestore idrico, che Fascetti ritnene molto discutibile. "Dove abita? In che quartiere? Ma come mai non ha l’allaccio?", sono i quesiti che la cittadina, ancora sconcertata, si sente porre nonostante la richiesta regolare presentata a metà agosto e il lavoro che, secondo Gaia, doveva essere già eseguito da tempo. La casa della Fascetti si trova in via Trieste ed è stato tutto eseguito: richieste, preventivo e pagamento di oltre 80 euro.
"Il 17 agosto ho fatto richiesta di allaccio idrico e fognature come da mia richiesta e lettera di Gaia – racconta Antonella – A seguire ho inviato tutta la documentazione. Mi è stato fatto un preventivo che ho pagato e in seguito, quando non ero presente al cantiere, hanno fatto il lavoro. L’8 dicembre mi è scoppiato il tombino della fognatura, non potendo i tubi defluire regolarmente nella fogna comunale: ho scoperto il tutto chiamando una società di spurgo. Il 13 dicembre ho fatto una nuova richiesta di allaccio: anziché affrettarsi a risolvere il problema, non solo non ho mai ricevuto risposte, ma addirittura tutte le volte che ho sollecitato tramite numero verde 800223377 mi è stato chiesto sempre chi fossi e dove abitassi e come mai non mi avessero effettuato l’allaccio. Kafka al confronto era un dilettante…". Episodi e vicende che, oltre a creare disagi enormi, sono spesso motivo di contrasti tra il gestore e i cittadini.
Isabella Piaceri