Stop a massaggi e tattoo sotto la tenda. Il sindaco: «Controlli ferrei»

L’ordinanza prevede multe da 25 a 500 euro anche per i clienti

Mare

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Forte dei Marmi (Lucca), 20 giugno 2018 -  Stop assoluto a massaggi, tatuaggi, piercing o trattamenti estetici in spiaggia. L’amministrazione dichiara guerra a chi non rispetta la legge, tanto che per la prima volta viene fatto divieto di svolgere e usufruire di trattamenti non autorizzati, pena la sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro, a carico sia di chi fa esercizio di un atto illecito, che di chi si sottopone al servizio. Un provvedimento che stronca in primis il fiorente mercato dei massaggi orientali sull’arenile, con crescente richiesta da parte della clientela e la sussurrata possibilità che spesso da quella pratica, sotto la tenda chiusa, spesso sia accaduto anche dell’altro.

«Ricordo che già un’ordinanza del ministero della sanità nel 2011 colpiva i massaggi non autorizzati – evidenzia il primo cittadino Murzi – e l’amministrazione ha voluto così ribadire questa posizione, sia per motivi di ordine sanitario che di decoro. Purtroppo è un fenomeno ad oggi molto presente anche se meno visibile rispetto alla vendita della merce contraffatta, però intollerabile alla stessa maniera». A vigilare in modo ferreo saranno gli agenti di polizia municipale che quest’anno col progetto sicurezza stanno garantendo un controllo serrato contro l’abusivismo a tutto tondo; l’ordinanza è stata poi inoltrata a tutti gli stabilimenti balneari in modo da informarne adeguatamente la clientela. «Sulla legalità saremo inflessibili – annuncia Murzi – perchè è una questione di rispetto per i cittadini e i villeggianti che non possono essere più disturbati mentre riposano sotto la tenda. Chi vende o fa massaggi sull’arenile non ha licenza e fa un atto abusivo. Queste persone compiono un reato e allo stesso modo è necessario colpire anche chi favorisce questo tipo di pratiche, incentivando la domanda. Stavolta a Forte dei Marmi si farà sul serio: se vogliamo davvero contenere un fenomeno, dobbiamo controllare che non accada più».