Shopping nei bagni di Forte dei Marmi, ora arriva l'avviso ai titolari degli stabilimenti

Il presidente Ccn lancia un monito ai titolari degli stabilimenti

Ombrelloni in spiaggia

Ombrelloni in spiaggia

Forte dei Marmi, 18 agosto 2019 - Il fenomeno è più disinvolto di quello che si possa pensare. L’amica artigiana che porta alcuni abiti di sua produzione allo stabilimento balneare con tanto di stendino, oppure l’esposizione di bijoux pubblicizzata col tam tam sotto le tende. O tramite social. I commercianti stanno in guardia per evitare che anche quest’anno si ripetano casi di shopping illegale all’interno dei bagni (visto qualche segnale in tale senso, curiosando sui social). «Auspichiamo un controllo costante sulla spiaggia anche in tal senso – evidenzia il presidente del Ccn, Attilio Pagani – perchè l’abusivismo non è solo quello messo in atto dagli extracomunitari che smerciano borse contraffatte: purtroppo è fatto anche di fenomeni di minor entità. Già in passato abbiamo assistito ad aziende che commercializzavano i loro prodotti magari in un unico pomeriggio nello stabilimento balneare di turno, come una sorta di intrattenimento aggiuntivo per la clientela. Ricordo che nei bagni c’è la possibilità unicamente di fare somministrazione: tutto il resto è irregolare. La presenza di vetrine espositive è ormai una moda diffusa negli stabilimenti, ma deve trattarsi solo di forme di promozione che poi inducano all’acquisto all’interno della boutique di riferimento. Conto sulla sensibilità dei titolari dei bagni – aggiunge Pagani – affinchè evitino mercatini improvvisati, come accaduto in passato, per rinsaldare quella giusta sinergia tra categorie che è importante, soprattutto in una stagione generalmente non proprio ottimale come questa».

Sotto controllo invece il fenomeno della vendita sulle Api, adesso decisamente contenuto dopo l’invasione selvaggia di mezzi (e merce sul cassone) che si era verificata. «C’è stato un periodo – ricorda Pagani – che le Api stazionavano in centro, nei bagni e sul lungomare. Adesso la polizia municipale è molto attenta a verificare che i mezzi siano effettivamente ‘itineranti’ e che non trovino aree di parcheggio utili a trasformarsi in punti vendita all’aria aperta. E’ stato un lavoro impegnativo arginare una moda che stava dilagando, ma devo dire che il comando dei vigili sta facendo un ottimo lavoro nel sollecitare, dopo la giusta manciata di minuti, le Api a spostarsi continuamente altrove».

Francesca Navari