Sanitari della Versilia in stato di agitazione

I sindacati hanno richiesto un tavolo di confronto con la direzione dell’Asl e le autorità competenti

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Il personale sanitario dell’ambito territoriale della Versilia è da ieri in stato di agitazione. Al proclamare l’innalzamento del livello di tensione con la direzione dell’Asl Toscana Nord Ovest sono stati i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e UilFpl. La motivazione è ormai nota: la cronica carenza di personale costringe gli operatori a un surplus di lavoro. "La situazione degli organici all’interno delle strutture operative è divenuta preoccupante ed espone a rischio sia la salute psicofisica dei lavoratori addetti, sia la qualità delle prestazioni erogate – scrivono i referenti Lorena Maggiolo, Laura Del Freo (Cgil), Enzo Mastorci, Daniela Bianchi (Cisl), Pietro Casciani e Fausto Delli (Uil) –; le organizzazioni sindacali hanno denunciato a più riprese la difficile situazione, rappresentando le difficoltà, i disagi, lo stress psicofisico del personale, derivanti dalla carenza di medici, infermieri, tecnici e amministrativi, e rivolgendo le richieste di assunzioni ai vertici dell’Asl senza ottenere risposte concrete".

"Pensionamenti non sostituiti, assenze lunghe e quant’altro, che si sommano alle tante precedenti uscite non sostituite – continuano i sindacati – e la situazione attuale evidenza una realtà che potrebbe arrivare a determinare gravi conseguenze sia per i lavoratori che per gli utenti". A tutto questo si è aggiunto l’ulteriore aggravio del Covìd. "Lo stress del personale per carenza di organico ed eccessivi carichi di lavoro si somma a quanto affrontato con grande senso di responsabilità nella fase emergenziale pandemica. Ma ancora oggi il personale deve farsi carico dell’attività degli assenti a vario titolo, e non è più in condizione di reggere il carico di lavoro e l’impegno orario richiesto, anche a causa dell’esaurimento delle energie psicofisiche".

Da tutta questa mole di criticità deriva la dichiarazione dello stato di agitazione. "Intendiamo tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e la qualità dei servizi erogati: per questo proclamiamo lo stato di agitazione del personale e contestualmente chiediamo alla direzione dell’Asl e alle autorità competenti di avviare la procedura obbligatoria per il raffreddamento dei conflitti, al fine di esperire un tentativo di conciliazione in Prefettura".

Daniele Mannocchi