"Restituiteci la Pinetina". L’appello di Legambiente

L’associazione ambientalista denuncia lo stato di degrado del parco di via Zara "Inaccessibile a causa del pericolo di caduta piante, ma invasa dai rifiuti" .

"Restituiteci la Pinetina". L’appello di Legambiente

"Restituiteci la Pinetina". L’appello di Legambiente

Un piano c’è, almeno sulla carta. A firmarlo è l’agronomo Marta Buffoni che, per il Comune di Viareggio, ha lavorato ad un progetto per riqualificare il parco dell’Uccelliera, alle spalle di Città Giardino, suggerendo di ripopolare l’area – che dal 2019, con il crollo di alcuni pini, si è progressivamente impoverita e fatta sempre più fragile – con giovani pini nella zona centrale, circondati poi da un bosco misto di conifere e latifoglie.

Era marzo quando La Nazione pubblicò il progetto, e per adesso non si è mossa foglia. Nel frattempo l’erba è cresciuta, e la Pinetina è diventata meta di scarichi illegali di rifiuti. Così , raccogliendo le segnalazioni dei residenti della zona, Legambiente torna a bussare al Comune "affinché – scrive il presidente del comitato versiliese, Riccardo Cecchini – l’amministrazione prenda i necessari provvedimenti affinché la pinetina a Nord di via Zara possa tornare viva e vivibile".

A causa del pericolo di “caduta alberi“ l’ingresso al parco è interdetto da mesi, ormai ben più di un anno. Avvertenza per altro segnalata su tutto il perimetro con cartelli fissi, che comunque non scoraggiano la fruizione. Legambiente denuncia "segni di degrado, anche per la presenza di rifiuti raccolti in piccoli cumuli o sparsi, dovuti senz’altro all’assenza di educazione civica di alcuni cittadini ma anche al senso di diffusa trascuratezza". E alle soglie della stagione turistica "appare quantomeno inopportuno – prosegue Cecchini – non aver eliminato gli ostacoli che impediscono la fruizione di questo parco che, oltre a rappresentare una delle eccellenze della città, si colloca proprio all’ingresso settentrionale. E non certo come un invitante biglietto da visita".

Sul futuro percorso di riqualificazione della Pinetina, vittima negli ultimi cinque anni di una serie di crolli a catena che hanno interessato per lo più i pini domestici, Legambiente evidenzia tra le possibili cause "l’ortografia del suolo, che risulta sabbioso e vicino alla falda freatica. A testimonianza di ciò sono le floride formazioni arboree presenti nella porzione adiacente, a sud di via Zara, dove predominano specie arboree mesofile e quasi totale assenza di pini. Tale evidenza – conclude Cecchini – forse doveva suggerire di evitare una ulteriore piantumazione dei pini che, allo stadio maturo, risentono della scarsa tenuta delle radici".