Ex Greppia: entro fine anno saranno conclusi tutti i passaggi per dar forma all’intervento. E prima della conclusione del 2025 l’immobile verrà raso al suolo per realizzarvi una piazza. Sono questi i tempi scanditi dall’amministrazione comunale che persegue con convinzione il progetto di creazione di uno spazio aperto di fianco alla chiesa di Sant’Ermete eliminando l’edificio che da decenni è in stato di abbandono. "Stiamo chiudendo il progetto di fattibilità redatto dall’architetto Marco Pacini – evidenzia il sindaco Bruno Murzi – che ha già avuto l’ok della Sovrintendenza e che porteremo in consiglio comunale, a ulteriore riprova della nostra forte convinzione della bontà dell’idea. Valuteremo se attendere l’approvazione del Piano Operativol, che presumo sarà a breve dato che si sono conclusi i colloqui con la Regione, altrimenti se i tempi dovessero allungarsi potremo procedere con una variante al Piano. In ogni caso contiamo di chiudere entro fine anno la partita in merito alla realizzabilità del progetto Greppia. Successivamente – aggiunge – saranno necessari 5/6 mesi per prendere possesso dell’area e per espletare la gara dei lavori. In sostanza entro la fine del 2025 conto di dare avvio all’intervento".
La nuova piazza viene considerata come un vero e proprio giardino fiorito, sarà dotata di zone a verde con prato, con la presenza di un filare di piante della famiglia del pero dalla fioritura bianca, accompagnate da tante bordure fiorite. La parte più interna sarà organizzata in modo da collegare il nuovo ingresso laterale della chiesa alla Via Duca D’Aosta tramite un percorso centrale che separa il verde, e sarà pavimentato con tozzetti di pietra esattamente come la parte del sagrato basso. Nel progetto spazio anche ad una nuova illuminazione sia per la piazza, che per la facciata della chiesa nell’intento di valorizzarne le sue caratteristiche architettoniche. "Questo progetto – insiste il sindaco – non solo esalterà la bellezza della chiesa di Sant’Ermete ma regalerà un utile luogo di incontro per i cittadini. Soprattutto sarà così dimostrato come l’idea fosse concreta e fattibile e non ci fossero vincoli di sorta".
Francesca Navari