È Riccardo Tarabella il nuovo presidente della Fondazione Vittorio Veneto che va a sostituire Paolo Lazzeri. Dottore commercialista, ex vice sindaco di Forte ed ex sindaco di Seravezza, Tarabella è stato nominato nell’ultima riunione di consiglio e dovrà quindi gestire l’ente per i prossimi tre anni: vice è Laura Luciani, segretario Renato Binelli e consiglieri Lorenzo Barberi, Italo Bibolotti, Angelo Franceschini, Luca Navari, Amleto Polacci, Emanuela Zamberoni mentre il collegio dei revisori è composto da Paolo Bazzichi (presidente), Marco Mariani e Stefano Tommasi. La sfida del mandato Tarabella è ambiziosa: toccherà infatti a lui – che comunque fa parte della Fondazione da oltre 20 anni ed è stato presidente dei revisori e poi consigliere – portare avanti il progetto di realizzazione della galleria di collegamento tra via Spinetti e via IV Novembre con un intervento di collegamento che rappresenterà una significativa rigenerazione urbana.
"Entro un anno vorrei veder partire i lavori – anticipa Tarabella – infatti il progetto di riqualificaizone urbanistica è molto belloperchè renderà ancor più legato il percorso tra via Spinetti, via 4 Novembre e via Carducci con la creazione di uno spazio retrostante il Caffè Principe che dovrà essere vivo e dedicato non solo alle nostre iniziative. Nell’occasione saranno ampliate le potenzialità commerciali dei nostri fondi, con estensione delle attività dell’ex Supercinema anche al primo piano. La Vittorio Veneto è proprietaria degli edifici in quell’area e si regge proprio sugli introiti delle locazioni che si aggirano sugli 800-900mila euro l’anno e che permettono di portare avanti progetti di assistenza alle famiglie e premi allo studio. Un altro grande obiettivo straordinario – aggiunge il neo presidente – è la creazione della casa per anziani nell’immobile acquistato dalle suore Canossiane a Vittoria Apuana: fin da subito voglio confrontarmi con l’amministrazione comunale per verificare le opportunità in ballo e cogliere insieme l’occasione di rendere quell’area importante dal punto di vista socio sanitario. Se siamo oggi a parlare di questi traguardi è anche grazie all’impegno di chi mi ha preceduto che ha sempre gestito la Fondazione con spirito costruttivo e indipendenza politica".
Francesca Navari