Viareggio, sul lungocanale spaccio e prostitute. Passano gli anni, stesso copione

Viaggio in uno dei luoghi più belli e suggestivi della città, che però è ancora nel degrado

Sono tanti i problemi di degrado del lungocanale

Sono tanti i problemi di degrado del lungocanale

Viareggio 27 giugno 2020 - Sarebbe uno dei luoghi più belli e suggestivi della città. Un “naviglio viareggino” che attraversa e collega il Molo con le Porte Vinciane, passando per la chiesetta dei pescatori, i cantieri con le prue dei mega yacht che fanno capolino e con le gru pronte da arpionarli, il Museo della Marineria con i suoi cimeli, Villa Mansi Bernardini, le casette tipiche, il fascino delle banchine e la Torre Matilde. Qui è nata Viareggio, e qui oggi sembra morire tra brutture, abbandono, bivacchi, spaccio, sesso e prostituzione.

Dietro alla Torre simbolo della città, che risplende dopo i lavori di ristrutturazione, ci sono gruppi di ragazzi e uomini che passano le giornate... Siamo nella piazzetta Genovali. Cosa fanno? Bivaccano, come testimoniano le lattine di birra vuote, e gli scarti abbandonati a terra, spacciano e fanno da intermediari a ragazze che si prostituiscono. Abbiamo provato a fare una passeggiata sul Lungocanale Ovest, un tizio ci ha immediatamente fischiato e chiedendoci se avevamo bisogno di qualcosa. Un’altro ci offerto della cocaina, mentre, quello seduto accanto sul muretto scalcinato preparava le bustine con le dosi, alla luce del sole. "Avete solo coca?" chiediamo. "Sì, per il fumo ed “altro” bisogna andare al Binario".

Dove? Il Binario è il luogo più rifornito della città: basta andare alla stazione di Torre del Lago e seguire a piedi la ferrovia in direzione Pisa che gli spacciatori spuntano come funghi di stagione. Uno spaccio h24, giorno e notte: vivono in baracche accampate nel Parco di Migliarino San Rossore e smerciano ogni tipo di sostanza.

Ma torniamo a Viareggio: sono le 19 e mentre davanti alla Torre Matilde giovani e famiglie si fanno foto e selfie, dietro si “distribuisce” a gogò. "Se vuoi abbiamo anche delle ragazze disponibili, bastano 10 euro di anticipo a noi e 30 a loro". Residenti e commercianti raccontano anche di rapporti intimi consumano senza alcun pudore.

Continuiamo il nostro percorso Lungocanale verso mare, facendo slalom tra le buche, i marciapiedi distrutti, macchine abbandonate, rifiuti. Sognando e immaginando un Naviglio “Made in Viareggio” con vita diurna e notturna tra camminate di legno, richiami marinari e luci in ferro battuto. Aggiungiamoci baretti, ristoranti e negozi tipici e il Burlamacca ripulito e limpido. Torniamo alla realtà, e siamo in un luogo dimenticato: l’hanno chiamato “Ciclabile Toracetti”, ma di ciclabile non c’ha niente. Qualche coraggioso si azzarda perfino a pescare nel canale, ma il colore marrone delle acque non è di certo invitante... D.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA