Il sondaggio boccia il Carnevale Universale

Bertolani di Confcommercio spiega: "Il 75% delle attività intervistate è contrario alla manifestazione di settembre. Troppo rischi"

Carnevale di Viareggio (Umicini)

Carnevale di Viareggio (Umicini)

Viareggio, 31 luglio 2021 - Mette i numeri sul tavolo, "perché – dice – credo che abbiamo più valore di tante parole". Sul Carnevale fissato a metà settembre Confcommercio ha chiesto un parere a tutti gli associati. "Su 312 attività commerciali, tra centro e Passeggiata – spiega Piero Bertolani, presidente dell’associazione di categoria –. Il 16% si è dichiarato favorevole alla manifestazione d’autunno, mentre – prosegue – il 75% è contrario. E tra i contrari ci sono anche carnevalari veri. Non soltanto i “guastafeste“. E poi c’è anche 9% che ha preferito non rispondere".

Bertolani
Bertolani

La presidente della Fondazione Marialina Marcucci però è stata chiara, il Carnevale si farà. In piedi, seduti, in mille, in ventimila, col tampone, il green-pass... Comunque sia, si farà. "Mi sembrava inverosimile prima, prima dell’ultimo decreto del governo Draghi che impone per gli spettacoli, anche all’aperto, solo pubblico a sedere e ingrassi contingentati. A maggior ragione adesso, con queste limitazioni stringenti, l’aumento incessante dei contagi e la quarta ondata alle porte. Con che spirito possiamo immaginare di fare il Carnevale, a queste condizioni? Che immagine diamo? Mentre in tutto il mondo si cercano di limitare gli assembramenti, a Viareggio si fa il Carnevale che, per sua natura, è assembramento, è folla, è sfrenatezza". Ma è contrario al Carnevale Universale, o al Carnevale a settembre in Passeggiata? "Credo che quello di settembre non sia Carnevale, ma al limite una manifestazione in maschera. E’ come voler festeggiare il Natale il 15 d’agosto. Credo anche che chiudere la Passeggiata a metà settembre, in una stagione che si prevede fortunatamente più lunga, e quindi che dà speranza e ossigeno al tessuto commerciale e alle imprese turistiche, sia dannoso per l’economia del nostro territorio. Come si può pensare di blindare i Viali a Mare, togliere parcheggi, limitare gli ingressi alle attività, per fare un Carnevale per 5mila spettatori? A vantaggio di chi?" Anche dietro il Carnevale ci sono imprese, dietro le imprese ci sono lavoratori, e dietro i lavoratori ci sono famiglie... "E lo capisco benissimo, perché tutti stiamo attraversando un momento complesso. Noi siamo rimasti chiusi per mesi, e i famosi ristori sono briciole. Guardi la Passeggiata, le attività familiari stanno scomparendo. La crisi è inarrestabile. Però forse, per sostenere le imprese del Carnevale potevano essere trovate strade diverse. Un progetto che fosse sostenibile, che potesse convivere con il periodo che stiamo vivendo". Lei che idea si è fatto? "Penso che la presidente Marcucci punti ad ottenere delle sovvenzioni statali per mettere in sicurezza la manifestazione. Poi se la Fondazione vuole organizzare un’iniziativa per dare continuità alla storia forse dovrebbe trovare una collocazione e una formula diversa. Penso ad esempio alla Cittadella, che è un ambiente circoscritto, facile da attrezzare con le tribune, e da controllare. In quel caso, non impattando sulla città, si potrebbe decidere anche il giorno prima di confermare o annullare la festa. Ma ribadisco, non è Carnevale". Siete stati coinvolti dalla Fondazione in questa fase? "Ancora no. Ma chiediamo di essere aggiornati, almeno capire quali sono i progetti. I programmi. Quello sì".