Una cerimonia per premiare gli arbitri umbri promossi

di Nicola Agostini

Una giornata speciale per tutti gli arbitri umbri promossi al termine della scorsa stagione nelle varie categorie regionali e nazionali. Il Comitato regionale umbro, nella persona del presidente Luigi Repace e del presidente regionale dell’Aia Nicola Fraschetti, ha voluto consegnare a ciascuno dei promossi, i riconoscimenti per il traguardo ottenuto. Cerimonia che si è svolta nell’auditorium del Cru di Prepo alla presenza del vicepresidente nazionale Duccio Baglioni che ha applaudito gli arbitri umbri protagonisti, facendo una riflessione sull’intero movimento. "Il percorso dell’arbitro – ha sottolineato Baglioni – è una maratona, non una corsa in velocità. Serve del tempo per raggiungere gli obiettivi. Tutti i nostri 30mila arbitri sognano di arrivare in serie A. Il bello è anche il dopo campo. Un arbitro da noi può arrivare a 14 anni, fare il corso, giocare a calcio e, allo stesso tempo, arbitrare fino a 18 anni. Da quest’anno i ragazzi hanno i rimborsi in anticipo di almeno due gare, non si pagano più le quote sezionali fino a 21 anni. Stanno cambiando tante cose anche all’interno del nostro mondo. Resta però un insegnamento fondamentale: decidere le cose in pochi attimi ti forma sul piano della vita. Non si diventa tutti arbitri straordinari ma persone migliori sicuramente sì". Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Repace che ha ricordato i suoi trascorsi da arbitro: "Una parte fondamentale della mia vita che mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista. Del resto a me il calcio piaceva ma ho fatto bene a smettere presto come calciatore...".