Perugia, Torrasi punta la promozione : "Pensare in grande deve essere uno stimolo"

Il regista: "Siamo forti e possiamo dire la nostra. Il Grifo è per me una grande opportunità: qui sono migliorato ma mi manca ancora il gol"

Perugia, Torrasi punta la promozione : "Pensare in grande deve essere uno stimolo"

Perugia, Torrasi punta la promozione : "Pensare in grande deve essere uno stimolo"

"L’obiettivo di una grande società come il Perugia deve essere la promozione. E questo non deve spaventarci o pesarci, ma deve responsabilizzarci e servirci da stimolo in questo finale di stagione". Emanuele Torrasi, 25 anni, cresciuto nel settore giovanile rossonero (esordio in prima squadra nel maggio 2018) oggi è la guida del Perugia. E dalla sua posizione indica la via: questo finale di stagione non andrà vissuto per fare le prove generali in vista della prossima, ma andrà affrontato per cercare di centrare l’obiettivo. "Ci avviciniamo alle partite che determineranno il finale di stagione, abbiamo un grande obiettivo, ci concentriamo su queste tre sfide che possono migliorarci il piazzamento – continua il regista – vogliamo conquistare più punti possibile per piazzarci al meglio in vista degli spareggi".

Dalla Vis Pesaro, domenica, alle rivali degli spareggi.

"Domenica non mancheranno le insidie: i nostri avversari si giocano una fetta importante della stagione. Ma noi partiamo con l’obiettivo dei tre punti per mettere pressione a chi ci sta davanti e per migliorare il nostro score. Nei play off C ci saranno squadre di alto livello come Padova, Avellino, Benevento, anche la stessa Torres: sarà un campionato diverso, anche dal punto vista emotivo, i dettagli saranno determinanti. Fondamentale sarà la condizione fisica e la disponibilità di tutti, ci saranno gare ravvicinate".

Per Torrasi gli spareggi non sono una novità.

"Li ho fatto l’anno scorso con il Pordenone, da secondi, ma siamo usciti subito con il Lecco".

C’è una partita che Torrasi vorrebbe rigiocare?

"Quella di Chiavari. Ma la prendo come esempio: ci ha fatto capire che non possono esserci giornate così negative".

Una vita perlopiù da mezzala, a Perugia, invece, è il regista.

"Sono rimasto svincolato dopo il fallimento del Pordenone. Quando c’è stata la chiamata del Perugia non ci ho pensato due volte, l’ho vista come una grande opportunità. Sono arrivato con entusiasmo e ho trovato subito l’ambiente giusto. In passato ho giocato più da mezzala. Il ruolo davanti alla difesa lo avevo fatto ma l’ho migliorato qui, col tempo, e mi piace molto".

In cosa si sente cresciuto?

"Nell’interpretare certe situazioni, nell’avere fiducia nel mio compagno che può mettere una pezza, ho migliorato le letture, sono più diligente nella posizione. Pochi gol? Sì, quello mi manca, sarebbe importante per me e per la squadra fare anche quello step".

Il modello da seguire, il compagno che farà strada.

"Bennacer (centrocampista del Milan, ndr), livello di intelligenza alto. Un giocatore che sa fare bene le due fasi. Dico Iannoni, perché ha strapotere fisico, ha una gamba incredibile che può cambiare la partita. Sa giocare, è intelligente, aiuta la squadra".