Orvietana, è festa salvezza. Manoni stende il Livorno

La gioia del tecnico Rizzolo: "Grande impresa con la squadra della mia città"

Orvietana, è festa salvezza. Manoni stende il Livorno

Orvietana, è festa salvezza. Manoni stende il Livorno

ORVIETANA

1

LIVORNO

0

ORVIETANA: Rossi, Manoni (86’ Labonìa), Lorenzini, Siciliano, Greco, Congiu, Fabri (78’ Di Natale), Orchi, Marsili (46’ Caravaggi), Proia, Stampete (78’ Santi). All. A. Rizzolo.

LIVORNO: Albieri, Ronchi, Menga, Frati (54’ Luci), Bellini, Likaxhiu (32’ Facchetti), Vallini (54’ Marinari), Carcani (71’ Giordani), Schiaroli, Camara, Rossetti (46’ Cori). All. Nicolò Pascali

Arbitro: Terribile di Bassano del Grappa (Di Napoli-Dattilo)

Marcatori: Manoni 32’

Note: espulsi Albieri 31’, Lorenzini 44’

ORVIETO – Per l’Orvietana sarà ancora serie D. Il verdetto è giunto al termine della partita con il Livorno, vinta per una rete a zero grazie ad un’autentica "sassata", tale si è rivelata la palla calciata da Manoni. Sul gol, dopo 32’, c’è lo zampino del portiere, Albieri, autore del fallo su Marsili punito dall’arbitro con un calcio di punizione a due. Il risultato è rimasto tale fino al termine dei sette minuti di recupero assegnati da Terribili. Poi, la gioia incontenibile, in campo e sulle tribune, dove, l’importanza della partita aveva radunato un grande numero di spettatori. Meno gioiosi, anzi muti, il centinaio di supporter livornesi venuti, per scelta, a manifestare la loro delusione. Striscioni di contestazione e qualche coro ma solo per esprimere il dissenso verso alcuni giocatori. Gli ospiti, sia chiaro, non hanno regalato niente, cercando inizialmente il vantaggio e, a seguire tentando di conseguire il pareggio. L’Orvietana, proposta con un 4-3-1-2, ha concesso poco o nulla. La superiorità numerica è durata lo spazio di 12’, fino a quando, a Lorenzini, già ammonito, veniva esposto il secondo giallo. La ripresa era, più che altro, una lotta di nervi, con tanti errori sia dall’una che dall’altra parte. I biancorossi giocavano per un obiettivo, il Livorno era, probabilmente, già proiettato verso i play off. Le prime parole di Rizzolo, festeggiato e commosso, erano di ringraziamento ai giocatori, al presidente e a tutti i collaboratori: "Dovevo salvare la squadra della mia città. Sarei stato male se avessi fallito". Roberto Pace

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