L’allenatore Tizzoni: "Avvertita in eccesso l’importanza della gara. Ma ringrazio i ragazzi"

Il Rieti vince la finale play out e vola in paradiso, la conseguente sconfitta del Foligno condanna i falchetti che retrocedono nel Campionato di Eccellenza. E’ questo l’epilogo amaro, in parte preventivato, causa le tante vicissitudini che hanno caratterizzato la stagione del Foligno, con il continuo via vai degli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina biancazzurra e del valzer dei presidenti. Vicende che hanno pesato sul rendimento della squadra. Ciò nonostante il Foligno ha fatto sempre il proprio dovere nel tentativo di regalare ai tifosi, (un po’ meno alla città che ha ignorato le gesta dei falchetti) il mantenimento della categoria, nonostante le difficoltà vissute durante l’intero arco della stagione, tutta o quasi da dimenticare. Impegno che ieri non è bastato per evitare la sconfitta e la retrocessione, verdetto che penalizza in maniera pesante l’attaccamento alla maglia dei calciatori.

"In realtà, anche se come spesso accade in partite simili, la squadra ha avvertito più del dovuto l’importanza della posta in palio, non è riuscita a ripetere le recenti prestazioni – ha commentato deluso Riccardo Tizzoni – Si, lo ammetto sono deluso in particolare per la squadra, un collettivo di uomini veri che per il sacrificio e l’impegno avrebbero meritato il raggiungimento della salvezza. Anche se, contro un Rieti al gran completo il compito non era facile. In ogni caso il Foligno anche dopo aver subito il gol in avvio dei secondi 45 minuti ha provato, senza riuscirci, a reagire all’episodio sfavorevole che di fatto ci ha tagliato le gambe e non siamo più riusciti a creare affanno alla retroguardia laziale. Ripeto – ha concluso Tizzoni – mi dispiace per i ragazzi che per quanto fatto avrebbero meritato un epilogo diverso". Carlo Luccioni