FRANCESCA MENCACCI
Sport

Il Perugia volta pagina e riparte da Braglia: "Questa rosa può arrivare tra le prime cinque"

Il nuovo tecnico: "Ho accettato per l’organico che non sta facendo quanto può e perché tutti vorrebbero allenare questa piazza"

Piero Braglia ha preso il posto di Vincenzo Cangelosi

Piero Braglia ha preso il posto di Vincenzo Cangelosi

Le parole del primo giorno confortano gli animi delusi della piazza. "Perché sono qui? Per la rosa del Perugia. Questa una squadra che sta facendo molto meno di quello che può fare, poi saranno gli allenamenti e le partite a dire se ho visto giusto. Questa è una rosa che può arrivare tra le prime cinque, l’ho già detto ai giocatori".

Ecco Piero Braglia, vecchia conoscenza del Perugia, sia da avversario ostico da affrontare, sia da allenatore "ombra", quando seguì Covarelli (dopo l’esperienza di Pisa) al Grifo senza però poter allenare.

"Questa è una piazza dove vorrebbero allenare tutti, ho avuto la fortuna di essere chiamato dal direttore, ora però le chiacchiere servono a poco, dobbiamo solo lavorare. La squadra sta bene dal punto di vista fisico, e per questo dobbiamo ringraziare il lavoro di chi c’era prima. Io ho un’idea di calcio diversa da Cangelosi, mi auguro, ma non è detto, che sia quella giusta. Parlare poco e pedalare, per una piazza come questa la C è solo una rimessa per la società, che sta facendo degli sforzi. I giocatori, soprattutto quelli più esperti, dovranno prendersi le responsabilità e poi parlerà il campo".

C’è poco tempo per imporre il proprio credo, ma abbastanza per imporsi come guida. Il Perugia in cinque giorni giocherà due volte al Curi, prima con la Samb e poi con la Pianese.

"In cinque giorni ci giochiamo due partite in casa, se non ce la facciamo tatticamente e fisicamente ce la dobbiamo fare con nervi e cattiveria, è la tensione che ti aiuta a vincere le partite. Non fa mai piacere che venga mandato via una persona con cui hai condiviso un percorso, è una sconfitta per tutti. Mi aspetto un atteggiamento tosto, dobbiamo essere determinati, cattivi calcisticamente parlando. Poi verrà fuori la qualità dei singoli, poco ma sicuro".

Nella rosa biancorossa sono diversi i calciatori che Braglia ha già allenato.

"Kanoute l’ho avuto ad Avellino e ha sempre giocato: è un ragazzo generoso, per fermarsi deve stare proprio male, poi ho avuto Montevago a Gubbio e Broh a Palermo. Anche Megelaitis 15 giorni a Rimini. Spero nel tempo breve di riuscire ad avere un impatto, non mi piace prendere gli schiaffi, prima li dai e meglio è, ma ci vuole l’aiuto dei giocatori, gli attori sono loro. Nel mio modo di fare a volte forse un po’ troppo diretto ma non gli nascondo certo i problemi e loro devono fare lo stesso con me".

Quali potranno essere le ambizioni di questo Grifo?

"Chi allena il Perugia deve essere cosciente di dover fare questo tipo di campionato. E’ una tra le più importanti come piazza, ma bisogna dimostrare che vogliamo che la gente torni a seguirci. Sta a noi fargli capire che vogliamo il loro aiuto, se tutto l’ambiente rema dalla stessa parte qualcosa di buono questa squadra può fare".

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