Il Perugia in silenzio va a caccia del miracolo Le rondinelle "regalano" un filo di speranza

La società chiude la bocca a tutti. Il Brescia cade a Parma e resta a 38. Il Grifo a Venezia per dare un senso all’ultimo turno col Benevento

di Francesca Mencacci

Il Brescia cade a Parma e resta a quota 38, due punti in più rispetto al Perugia, con il Cosenza a quota 39 e il Cittadella (oggi salvo) a 41. Il Grifo di Fabrizio Castori ha intanto una missione: fare sì che l’ultima giornata di campionato, con il Benevento al "Curi", abbia un senso.

E i nemici da combattere non mancano: il Venezia, la paura e il Perugia dell’ultimo turno, quello che si è sciolto alla prima difficoltà. Per fare sì che la sfida con il Benevento possa avere ancora un valore il Grifo deve vincere. Se dovesse arrivare un pareggio nella trasferta di Venezia i biancorossi devono intanto sperare che Brescia (che riceve il Pisa) e Cosenza (che va ad Ascoli) non vincano entrambe. Una serie di combinazioni che potrebbero avversari, per carità, ma intanto il Perugia deve compattarsi, ritrovarsi e cercare di rimediare al disastro del post derby. Perché dopo aver rivisto la luce con le unghie, denti, prestazioni e punti, una cavalcata quasi impensabile, il Grifo si è perso. La luce rivista in occasione della trasferta con la Spal si è spenta con la prima rete del Cagliari al "Curi". Se qualcosa è accaduto, quel qualcosa va risolto, in fretta.

La società di Santopadre crede che il silenzio possa aiutare il gruppo in vista della partita più importante dell’anno. Già, il Perugia ha infatti comunicato che "pur nel rispetto del diritto di cronaca – si legge nella nota – visto il momento delicato in cui si trova la squadra, il club ritiene opportuno dedicare la massima concentrazione al prosieguo della stagione. Pertanto nessun dirigente e tesserato è autorizzato a rilasciare dichiarazioni. La data di fine silenzio stampa sarà comunicata successivamente". Servirà? Chissà. Servirà sicuramente prendere consapevolezza che c’è ancora un treno che da poter prendere, la destinazione resta incerta, perché purtroppo non dipende più solo dal Perugia, ma intanto bisogna salirci. Con coraggio.