"Il Grifo ha fatto una grande scelta Con Alvini potrà andare lontano"

Il direttore sportivo della Reggiana, Tosi: "Un trascinatore, un animale da guerra che vuole arrivare in A"

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di Francesca Mencacci

Doriano Tosi racconta Massimiliano Alvini. Il ds della Reggiana, dirigente di grande esperienza, spiega i pregi del futuro allenatore del Grifo che sarà ufficializzato la prossima settimana.

"Perugia ha fatto una bella scelta, anzi una grande scelta". Due anni insieme, una promozione in serie B dopo venti anni e poi l’amarezza della retrocessione.

"Sì, ma diciamolo, eravamo deboli – spiega il dirigente – Abbiamo fatto con quello che potevamo, con la fretta che c’era lo scorso anno e mettendo la gratitudine e la riconoscenza verso un gruppo che inaspettatamente ci aveva portato in B al primo posto. Ma la squadra era fragile per la categoria, nonostante qualche bel risultato abbiamo dovuto soccombere".

Ma che allenatore è Alvini?

"Prima della Reggiana ha lavorato in ambienti meno complicati, meno esigenti e con aspettative minori. La sua prima piazza importante è stata la Reggiana. Ora c’è una generazione di allenatori emergenti, preparati, che sta facendo molto bene: lui è uno dei migliori se non il migliore per carisma, capacità di gestione del gruppo, sotto l’aspetto motivazionale e tattico. Io lo avrei tenuto volentieri. Siamo comunque molto soddisfatti di Diana, un altro tecnico della generazione di cui parlavo".

Alvini è pronto per una piazza esigente Perugia?

"Sarà per lui uno step importante, un esame vero, ma è pronto. Lui vuole arrivare in A, anche il Perugia avrà queste ambizioni, sono due aspettative che si riuniscono. Perugia è una piazza complicata, come tutte quelle che hanno aspettative superiori alle possibilità. Vengo da una regione (l’Emilia, ndr) con tante società che sono negli anni fallite proprio per questo motivo".

Se dovesse scegliere un punto di forza di Alvini?

"Un trascinatore bestiale – continua Tosi – . Quando sente e respira fiducia è un animale da guerra. Sul piano tecnico è un allenatore che ha molte idee e si fa apprezzare dai calciatori, anche quelli che hanno avuto esperienze in A ne riconoscono queste qualità. Diana, Viali, Vecchi, Alvini, tutti tecnici preparati che sanno farsi capire e seguire dai giocatori, più di quanto sappiano fare tecnici più vecchi".

Questione-modulo, è un tecnico rigido o elastico?

"Abbiamo giocato con 3-4 moduli con la Reggiana. Predilige la linea di difesa a tre, quattro a centrocampo e poi varia con una o due mezze punte alle spalle degli attaccanti o dell’attaccante. È un modulo che sa fare molto bene, lo ha studiato, ha una storia come Sacchi, uno che non ha giocato a livelli importanti ma che studia molto per conto proprio. Inoltre è un allenatore al quale piace comandare il gioco, vuole vincere. Ha portato le squadre oltre i traguardi preventivati. Noi alla vigilia della C eravamo stati giudicati come settimi-ottavi, siamo andati ai play off come miglior seconda e abbiamo battuto squadre più forti di noi".

Proverà a prendere qualche gioca della Reggiana?

"No. Fa bene perché nascono sempre delle confusioni. Inoltre Perugia deve pescare in segmenti più elevati".