di Francesca Mencacci
Il Perugia di Castori dovrà dare un segnale, forte, contro l’Ascoli di Bucchi. Contro l’ex che con il Grifo ha conquistato la piazza migliore nell’era Santopadre, la quarta, e che come Castori era partito malissimo. Quello attuale è l’avvio peggiore dei biancorossi, con un punto in quattro partite, ma anche il Perugia che chiuse in bellezza dopo quattro partite non se la passava bene: tre punti appena, con una sconfitta e tre pareggi.
Anche la quinta andò male, in casa dell’Entella (quindi 3 punti in cinque gare): il Perugia di Bucchi ha dovuto aspettare la sesta giornata per poter brindare al primo successo stagionale. Fu l’inizio di una bella scalata, arrivarono infatti quattro vittorie consecutive. Era un altro campionato, certo, ma la falsa partenza coincise con il miglior arrivo. Lo può testimoniare il preparatore atletico, Pescosolido che era a Perugia nello staff di Bucchi e oggi è in quello di Castori e anche Samuel Di Carmine, protagonista in quella stagione con tredici reti.
E pensare che due delle quattro squadre affrontate nel 2016-2017 e oggi sono le stesse: il Perugia inciampò in casa con il Bari, ma nella trasferta di Brescia riuscì a portare a casa un punto. Il rodaggio fu lungo, la chiusura, prima dei play off, fu molto gratificante.
Il Perugia di Bucchi aveva, in avvio il problema del gol, quello attuale è ancora incomprensibile. Fabrizio Castori, dall’alto della sua esperienza, sta lavorando per cercare di trasmettere la sua idea di calcio, servirà un lavoro intenso, approfondito, perché allo stato attuale la squadra ha dimostrato di avere troppi punti deboli.
Nella settimana blindata l’allenatore biancorosso cercherà, intanto, di sistemare il problema più evidente, la difesa e la fase difensiva. Serve un cambio di rotta, inutile girarci intorno, che non può tardare. Perché la strada è sì lunga, ma è pericoloso restare troppo indietro.
Quella tra Bucchi e Castori sarà anche la sfida degli ex. Bucchi, oltre a guidare il Grifo in panchina ha militato per due stagioni e mezzo nel Perugia in serie A (40 presenze e 8 gol) mentre nel 2016-2017 dopo l’esperienza con la Maceratese, arriva al Perugia, conquista il quarto posto in classifica e l’accesso alle semifinali playoff, con l’eliminazione nella sfida con il Benevento. Mentre Fabrizio Castori ha condotto i bianconeri a una straordinaria salvezza in B nel 201011, per poi essere esonerato nella prima parte della stagione seguente.
Un incrocio interessante tra i due marchigiani, denso di ricordi e significati, con l’Ascoli che si è già ritagliato un posto interessante in classifica e che verrà a Perugia per puntare alle zone ancora più prestigiose. Il Grifo, invece, deve solo pensare a rialzare la testa e iniziare a respirare.