Grifo bello e beffato: la Coppa è amara

Il Perugia finisce ko a Cagliari (3-2), punito da un rigore dubbio e dalla magia di Viola. Non basta un grande Melchiorri

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Passa il Cagliari, ma il Perugia lascia la Coppa non solo a testa altissima ma carico di rabbia. Già, perché a fare la differenza non è solo la classe di Viola, che pennella la punizione del 3-2 ma anche la prima decisione discutibile della nuova stagione, il rigore che ha permesso alla squadra di Liverani di tornare in corsa e acciuffare il 2-2. Prima l’arbitro e poi il Var spianano la strada ai padroni di casa. Il Perugia torna a casa, al termine di una sfida emozionante e divertente, con molte certezze e qualche punto interrogativo: innanzitutto già si vede la mentalità e la mano del suo tecnico, Castori che pesca anche i tempi giusti nel fare i cambi, al pari della classe di Melchiorri, autentico protagonista della gara con gol, assist e traversa. Perché Melchiorri, ex di turno, e il giovane Di Serio, non hanno proprio sfigurato di fronte agli illustri colleghi, Lapadula e Pavoletti, schierati da Liverani. Anzi. Ma la gara in Coppa ha lasciato anche qualche rimpianto per quanto riguarda la rosa, perché se da una parte conforta di aver tenuto testa agli avversari in forte emergenza, dall’altra emerge palese la convinzione che con un gruppo al completo i biancorossi avrebbero passato il turno. La società lo sa e puntellerà un gruppo che già conquista i suoi tifosi. La gara. Assenze da entrambe le parti, più pesanti quelle del Perugia. Castori è costretto a lasciare a casa Angella Olivieri, Matos, Santoro, Curado e Rosi. La panchina biancorossa presenta qualche minorenne e tanti ventenni. Anche il Cagliari si presenta con qualche defezione, ma Liverani si concede il lusso di tenere in panchina Lapadula. Si parte e al primo affondo, dopo nemmeno due minuti, il Perugia va sotto. Il Cagliari passa con Altare, su angolo di Viola: i centrali restano immobili e il difensore svetta di testa e buca la porta di Gori. Una partenza in salita che però non scoraggia la squadra di Castori, anzi, Il Perugia reagisce prendendosi il campo e al 9’ va a un passo dal pareggio con Kouan che però sbaglia a porta vuota: Lisi apre sulla sinistra, Righetti mette al centro, il trequartista cicca la stoccata vincente. Il Cagliari si culla del vantaggio, il Grifo cerca il pari anche da calcio piazzato, con Dell’Orco (foto) al 10’. Ma dopo i 15 minuti di sfuriata da parte della squadra di Castori a caccia del pareggio, il Cagliari rialza la testa e va vicino al raddoppio al 21’ con Luvumbo che spaventa Gori. Ma alla mezzora il Grifo si conquista il meritato pareggio grazie a Melchiorri che ruba il tempo a Goldaniga e fa secco Radunovic con un diagonale perfetto. Con la complicità di Kouan che ruba palla sulla trequarti e serve all’attaccante la palla in verticale nei tempi giusti. L’attaccante sfiora il vantaggio al 41’ su cross di Righetti. Nella ripresa Castori alza Lisi e arretra Kouan, mentre Liverani sceglie di giocarsi la carta Lapadula per un tridente da sogno. Ma in vetrina ci finisce Di Serio che Castori inserisce al 20’ Castori per dare una mano a Melchiorri. Passano due minuti e il giovane attaccante raccoglie l’invito di Melchiorri e porta avanti il Grifo. Il Perugia è padrone del match ma al 33’ il Cagliari pareggia su rigore. Arbitro e Var puniscono il contatto tra Vulikic e Luvumbo. Un’ingiustizia che il Perugia prova a cancellare con Melchiorri che però sbatte sulla traversa (38’). In chiusura, il Cagliari passa con la punizione di Viola, con il terzo gol su calcio piazzato.

Francesca Mencacci