
Ciclismo sport - foto di archivio
PERUGIA – Lunedì torna il Gran Premio di Pretola di ciclismo. Corsa che vanta un albo d’oro ricco di nomi illustri che hanno fatto la storia del ciclismo a livello nazionale. Impossibile non citare Livio Trapè, vincitore della corsa nel 1958 e poi oro ai Giochi di Roma 1960 nella Cronosquadre, e il compianto Fabio Casartelli, presente al Gran Premio del 1992 poche settimane dopo il memorabile oro Barcellona.
Nel novero dei campioni del mondo spiccano invece i nomi di Mirco Gualdi e dell’uzbeko Sergej Lagutin, che hanno portato i colori dell’iride sulle sponde del Tevere dopo i titoli conquistati tra gli Under 23 nel 1990 e nel 2003. Sempre nel 2003 un’altra presenza dal sapore iridato è stata marcata dal bielorusso Kanstantsin Siutsou, che fece suo il titolo nella stagione successiva.
Corsa che per distanza e dislivello il tracciato richiamerà quasi quello di una prova Under 23, categoria storicamente associata al Gran Premio. I 129 km totali di gara saranno scanditi dalle classiche salite di Sant’Egidio e di Pretola, difficoltà principali delle prime 5 tornate. Una volta suonata la campana i corridori affronteranno però una variante finale con l’impegnativa ascesa di Casaglia, battuta nella crono Foligno-Perugia dello scorso Giro d’Italia vinta da Tadej Pogacar.
L’erta cara al campionissimo sloveno assegnerà anche uno speciale GPM ai primi tre atleti a transitare in vetta, con in palio dei piatti decorati e intitolati a quattro storici amici del pedale locale come Adamo Pasticci, Rino ed Enzo Pieroni e Giuseppe Pesaresi.
C.Lu.
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