E’ un grande Gubbio, ma il Pescara strappa il pari in rimonta e passa il turno

PESCARA

2

GUBBIO

2

PESCARA (4-3-2-1): Sorrentino 6; Veroli 5 (1’ st Nzita 6), Ingrosso 6, Drudi 5 (46’ pt Illanes 6), Zappella 6; Pontisso 7 (33’ st Cancellotti 6), De Risio 6 (18’ st Memushaj 7), Pompetti 6,5; Clemenza 6, D’Ursi 5,5; Cernigoi 6 (18’ st Ferrari 6). A disp.: Iacobucci, Di Gennaro, Diambo, Rauti, Delle Monache, Chiarella, Ierardi. All.: Zauri 6.

GUBBIO (4-3-3): Ghidotti 6; Formiconi 6, Redolfi 6, Signorini 6, Bonini 6 (33’ st Righetti 6); Malaccari 6,5 (33’ st Sarao 5,5), Cittadino 6,5 (14’ st Bulevardi 5,5), Di Noia 6; Arena 6, Spalluto 6,5, Mangni 6 (23’ st D’Amico 6). A disp.: Sergiacomi, Meneghetti, Migliorini, Fantacci, Francofonte, Sainz Maza, Tazzer, Lamanna. All.: Torrente 6,5.

Arbitro: Kumara di Verona 6.

Marcatori: 12’ pt Formiconi (G), 39’ pt Spalluto (G), 42’ st Pompetti (P), 23’ st Pontisso (P).

NOTE: spettatori 3.000 circa. Espulso: 29’ st D’Ursi (P) per doppia ammonizione. Ammoniti: Pontisso (P), Bulevardi (P), Signorini (G), Zappella (P).

PESCARA – Il sogno s’infrange in riva all’Adriatico, e il Gubbio non sa se percuotersi il petto o andare fiero di quanto fatto. L’amaro in bocca però, quello non glielo toglie nessuno: perché dilapidare il doppio vantaggio col quale i rossoblù avevano fatto vedere i sorci versi al Pescara, costretto a un’altra affannosa rimonta come quella già ottenuta al primo turno contro la Carrarese, è un qualcosa destinato a turbare i sogni degli eugubini per molte notti. Una mezza incompiuta, pensando a come si erano messe le cose, ma poco o nulla può rimproverare Torrente ai suoi ragazzi, usciti a testa altissima da un confronto rimasto in equilibrio sino all’ultimo istante. Il Pescara alla fine se la ride, ma dopo essersi tolto tanto sudore dalla fronte. Perché il Gubbio ha mostrato il lato migliore di sé per lunghi tratti, subito propositivo e lesto a sfruttare il primo inciampo della difesa di casa sul corner calciato da Cittadino e corretto in rete da Formiconi, completamente perso dal diretto marcatore. Uno schiaffo in piena regola per un Pescara obbligato a reagire, con Clemenza e Pontisso che chiamano Ghidotti alla risposta in corner. A graziare il portiere rossoblù è poi lo stesso Clemenza al 24’, ciabattando un comodo tap in nel cuore dell’area. Torrente però assiste a uno spettacolo di suo gradimento e quando Arena sfugge sulla sinistra a Drudi (che s’infortuna nella circostanza), trovando un delizioso invito per l’accorrente Spalluto, quest’ultimo a tu per tu con Sorrentino non si fa pregare, firmando il 2-0. È un copione perfetto, ma i padroni di casa hanno il merito di trovare immediatamente il gol che li rimette in carreggiata con una botta dal limite di Pompetti. Alla fine Zauri pesca bene dalla panchina: Memushaj cambia volto ai suoi e Pontisso trova il gol che vale il 2-2.