
Una prestazione di livello, con la capacità di soffrire e di saper sfruttare gli episodi a proprio favore. Mister Braglia coccola i suoi ragazzi che, dopo un periodo negativo, stanno prendendo la giusta strada per chiudere al meglio il campionato: "Dobbiamo fare i complimenti ai ragazzi: tenere certi ritmi con tre partite in una settimana non è mai facile. Si sono meritati la vittoria; anche se nel primo tempo abbiamo sofferto e qualcuno era molto stanco e statico, nel secondo, anche con alcuni cambi, abbiamo trovato più equilibrio". La sensazione, infatti, è quella di una squadra che è tornata a divertirsi in campo: "Stanno lottando come prima, stanno tornando a essere attaccati al risultato, dobbiamo essere contenti. Io non faccio il mago, faccio l’allenatore: ero sorpreso, vedendo gli allenamenti, di quanto male giocassimo la domenica. Però, forse, avevamo staccato la spina per un insieme di cose che è meglio rimangano tra noi, ora dobbiamo andare avanti guardando una partita alla volta: ne mancano cinque per migliorare la nostra classifica".
Un’attenzione particolare nei confronti dei giovani, che con la loro spensieratezza riescono a dare qualcosa in più alla squadra: "Tutti i ragazzi stanno crescendo: Di Stefano si sta svegliando ora, ha fatto un gol da giocatore vero, ma non solo. In campo è generoso, rientra, sa calciare, ci aiuta in tanti frangenti: ha grandissime qualità, deve solo insistere. Non è una prima punta, ma sa giocare a calcio ed è fortissimo". Senza nulla togliere agli altri, come Arena, Spina o Vitale, sul quale si sbilancia: "Vitale è forte, si allena sempre al massimo e non fa mai polemica. Si merita di giocare e domenica giocherà: i ragazzi crescono solo con le responsabilità ed è ora che se ne prenda qualcuna anche lui". Quando si parla di giovani la parola chiave è fiducia, soprattutto nel rapporto tra allenatore e giocatore, come ha commentato Di Stefano nel post gara: "Quello che mi chiede il mister io lo faccio, lui vede cose che io non riesco a vedere e sa come farmi rendere al meglio. Il
gol sicuramente inietta fiducia, poi quando arrivano anche i risultati è tutto più facile".
Arena, invece, ha dato una svolta al match sfruttando l’indecisione di Cucchietti, procurandosi e trasformando il rigore dell’1-0: "Ero fuori dal campo, poi rientrando ho visto la palla a terra e ho messo il piede, lui ha fatto fallo ed è andata bene così. Sicuramente un calo fisico c’è stato, ma ora sto meglio e voglio dare continuità. Crediamo ancora nel quarto posto, abbiamo cinque partite e vogliamo sfruttarle al massimo". Il peggio sembra passato, ma guai ad abbassare la tensione a partire dalla trasferta di domenica, alle 14.30, contro il San Donato Tavarnelle a Montevarchi. Tutto per rincorrere il quarto posto, che vorrebbe dire migliorare il risultato dello scorso anno, ma anche arrivare ai playoff.