DANIELE SBORZACCHI
Umbria

In carrozzina scala il Terminillo, la nuova impresa di Luca Panichi

Quattro ore di sforzo e fatica: il ciclista perugino scrive la storia

Un’altra grande conquista per il ciclista Luca Panichi

Perugia, 8 giugno 2016 - Luca Panichi è un ciclista davvero speciale. E soprattutto, mai domo. La sua passione per il ciclismo ancora una volta si è rivelata più forte di tutto, tanto da consentirgli una nuova impresa. Ovvero quella di spingere la sua carrozzina, amica inseparabile da quel maledetto incidente al Giro dell’Umbria Dilettanti del ‘94, lungo i tortuosi sentieri di montagna che accompagnano le grandi imprese degli assi delle due ruote. Domenica scorsa Panichi ha messo una nuova firma d’autore sul Terminillo, affrontato con l’assistenza dei fratelli Umberto e Luca, percorrendo gli ultimi dieci chilometri dell’ascesa in occasione della Terminillo Marathon che ha visto alla partenza ottocento partecipanti. Quella stessa strada che un anno fa, durante lo svolgimento della Tirreno Adriatico, aveva «domato» malgrado una tempesta di neve e conseguenti condizioni meteo a dir poco avverse.

Stavolta sotto il sole cocente ci sono volute quasi quattro ore di spinta (3h55’ per la precisione), di sforzo immane e di sudore per vincere curvoni leggendari, dove la pendenza in alcuni punti arriva addirittura al 12% e sarebbe in grado di scoraggiare chiunque.

Luca Panichi però non conosce ostacoli quando di mezzo c’è la sua passione: ne ha dato ampie dimostrazioni scalando cime da brividi quali Zoncolan, Gavia, Stelvio, osannato al traguardo da ciclisti professionisti e semplici appassionati della bicicletta che anche stavolta lo hanno applaudito. Ma non solo le gesta sportive lo hanno visto ergersi nuovamente protagonista con una impresa memorabile che si aggiunge alla ricca collezione.

Sì, perché Panichi veste la divisa di una squadra speciale, la Bicicuorediabete onlus assieme alla quale promuove i principi dello sport e della solidarietà. In diverse circostanze, ha raccontato la sua storia, le peripezie affrontate spingendo la carrozzina, agli alunni delle scuole e in occasioni di convegni, emozionando con le sue parole dalle quali trasuda un amore infinito per la vita. E trasmettendo messaggi positivi dai quali si può soltanto imparare. Un nuovo sforzo è compiuto, una nuova, grande pagina di sport è stata scritta, ma siamo sicuri che Luca starà già progettando l’ennesima sfida in grado di entusiasmarci ancora.