SOFIA COLETTI
Cultura e spettacoli

"Ecco i segreti di Sanremo": il dietro le quinte del Festival

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul Festiva e non avete mai osato chiedere nel libro di Fabio Melelli

Fabio Melelli e Francesco Rondolini

Fabio Melelli e Francesco Rondolini

Perugia, 28 febbraio 2016 - Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Sanremo e non avete mai osato chiedere. Potrebbe essere il motto di "Il Festival degli Italiani", poderoso e originalissimo libro scritto da due perugini, Fabio Melelli e Francesco Rondolini, appena uscito nelle librerie di tutta Italia per Arcana Edizioni (350 pagine, 19.50 euro).

«Sanremo è lo specchio del nostro paese, riflette tendenze, stili e correnti, segue e racconta l’evoluzione del costume» racconta Melelli, apprezzato critico e scrittore cinematografico, autore del libro insieme Rondolini, anche lui scrittore oltre che musicista. «La storia della canzone – prosegue – è profondamente legata alla storia culturale, quindi anche a quella del cinema. Basta pensare alla stagione dei ‘musicarelli’».

E questo libro come nasce?

«Siamo partiti da una considerazione: su Sanremo sono stati scritti tantissimi libri, ma nessuno finora ha dato voce ai protagonisti. Noi lo facciano e raccontiamo il festival dal punto di vista dei cantanti».

Il risultato?

«Si svela il dietro le quinte, si illumina la parte nascosta, al di là del riflesso televisivo. Insomma emergono le regole del gioco, le strategie nascoste, la nascita improvvisa di fenomeni, il potere delle case discografiche. A Sanremo sono passati tutti i più grandi interpreti e autori, da Battisti a Dalla, da Vasco Rossi a Zucchero».

Com’è strutturato il libro?

«Il cuore sono le interviste ai cantanti, questo è il primo capitolo di un work in progress, vogliamo continuare aggiungendo ogni volta nuove interviste. Nel libro ne proponiamo più di 70, in modo da coprire tutto l’arco temporale della storia del festival. Poi c’è un saggio introduttivo e gli apparati critici, con titoli, cantanti e autori».

E allora ci racconta un episodio curioso?

«Tra segreti e aneddoti ce ne sono tantissimi, per un cantante è l’esperienza massima a livello emotivo, ci si gioca tutto in 3 minuti. Eugenio Finardi ci ha raccontato che mentre scendeva dalla scalinata, in diretta, si è accorto di avere la cerniera dei pantaloni aperta. Per rimediare improvvisò una piroetta ma Pippo Baudo pensò fosse un gesto scaramantico e glielo fece ripetere tutte le sere».

E un segreto?

«Nell’87 Gianni Nazzari si presentò con ‘Perdere l’amore’ ma venne scartato dalla commissione. L’anno dopo la stessa canzone, interpretata da Massimo Ranieri, ha vinto il festival. Ce l’ha detto il produttore, Piero Artegiani».

Altri episodi che ricorda?

«Le tutine di Donatella Milani, le aveva fatte la madre con scarti di tessuto, diventarono di gran moda. E poi l’incontro tra Garbo e i Queeen oppure Nino Castelnuovo con la sua canzone ‘Sette fili di canapa’: venne interrogato dai Carabinieri sul significato del testo. Perché una cosa è certa: Sanremo rimane la più importante manifestazione per la musica italiana».