Mika conquista (e viene conquistato) da Umbria Jazz, ora cerca casa a Perugia

Seimila fans in delirio all’Arena per un artista a tutto tondo. «Questa città è musica, libertà, felicità ovunque»

Mika sul palcoscenico del Santa Giuliana

Mika sul palcoscenico del Santa Giuliana

Perugia, 11 luglio 2016- Di lui sanno tutto i suoi fans che lo seguono ovunque (per l’occasione sono arrivati da ogni parte d’Italia nella speranza, esaudita, di incontrarlo, parlargli, avere un autografo o la foto di rito). Mika, indiscussa icona pop dei giovani (ma non solo), ha infiammato Perugia con la sua travolgente energia e un concerto coloratissimo in cui ha dimostrato (caso mai ce ne fosse stato bisogno) che non si diventa Star a caso. Michael Holbrook Penniman Jr, questo il nome dell’artista nato trentatre anni fa a Beirut (naturalizzato britannico), ha sfoderato voce, personalità, fisicità, e persino una correttezza nell’uso dei condizionali da far invidia a tantissimi italiani. «Questa città è fantastica – ha detto –, Umbria Jazz è fantastica. Musica ovuqnue, libertà...Dal mio terrazzo d’albergo l’altra notte potevo udire la musica di Diana Krall e godere di un colpo d’occhio strepitoso su questa magica Arena. Contemporaneamente tutto intorno c’era musica live ovunque. Eccezionale. Che bello essere qui...». Insomma, una dichiarazione d’amore per una terra che, parole sue, lo ha ‘conquistato’ (al punto che pare abbia già manifestato l’intenzione di voler comprare una casa sulle colline del Perugino). Dal palco Mika ha infatti sottolineato, tra un brano e l’altro, la bellezza «autentica» di questa regione. «Perugia, Assisi, Orvieto, il Lago Trasimeno...wow!» ha specificato sollevando l’entusiastica reazione della marea di giovani a divertirsi davantio a lui con le note e le gigantesche palle colorate piene di coriandoli lanciate dal palco sulla platea. Divertire divertendosi. Questo ha fatto Mika che alla fine ha conquistato perfino i più scettici. «Nella mia vita? Non va tutto benissimo. Sono una sorta di zingaro, giro in continuazione. E ho anch’io sempre prove da affrontare – ha detto ai microfoni di Radio Subasio –. L’italiano? L’ho imparato intanto dai film di Totò e da quelli di Peppone e Don Camillo e poi da Elio e le Storie Tese, anche lui grande fan dell’Umbria...». A Perugia i seimila dell’Arena si sono divertiti moltissimo. Lui nel gran finale ha salutato tutti con una coloratissima pioggia di coriandoli. Non un addio ma un...arrivederci!

Donatella Miliani